wwfIl WWF Italia esprime grandissima soddisfazione per la decisione del TAR di Palermo che ha respinto il ricorso del Ministero della Difesa contro la sospensione dei lavori per la costruzione del MUOS (il mega sistema di comunicazioni “Mobile user objective sistem” (Muos) della stazione “Naval radio transmitter facility” a Niscemi) nella riserva naturale della Sughereta, area a inedificabilità assoluta e sito di interesse comunitario (SIC).

Il MUOS è una stazione radio delle forza armate Usa, costituita da tre enormi parabole di circa 20 metri di diametro e con torrette in cemento armato che si ergono ad un’altezza complessiva di 40 metri e intorno alle quali vivono ben 500.000 cittadini. L’ecoMUOStro da circa un anno e mezzo è sotto la vigile attenzione degli esperti e dei legali del WWF, che ha denunciato questo abuso al Parlamento Europeo mettendo l’Italia sotto accusa per infrazione e mancato rispetto della normativa che regolamenta i siti della Rete Natura2000.

Il TAR di Palermo ha ora confermato la sospensione delle autorizzazioni per la costruzione del MUOS già disposta dal Governo Regionale, sancendo “l’assoluta prevalenza del principio di precauzione “, “il diritto alla salute della comunità di Niscemi non assoggettabile a misure anche strumentali che la compromettano seriamente” e l’esistenza di “seri dubbi anche in ordine all’incidenza e la pericolosità del sistema in questione sul traffico aereo della parte orientale dell’isola”.

 

 

 

“Le parole del Tar sono inequivocabili, servono da monito per il futuro e da importantissimo precedente per casi simili che potrebbero accadere – ha dichiarato Dante Caserta, presidente ff del WWF Italia – Ha prevalso il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea come uno dei fondamenti della tutela dell’ambiente e della salute. Il WWF Italia auspica ora che il territorio boschivo, esteso per circa 1.660.000 metri quadri, venga riconsegnato alla comunità locale e che, oltre alla rinaturalizzazione della sughereta (area protetta dall’Unione Europea), l’area della piattaforma di guerra possa essere riconvertita affinché possa ospitare strutture a carattere ambientale, sociale e culturale.”

 

 

 

La Giunta Regionale Siciliana, preseduta dall’On. Crocetta, con delibera n.61 del 5 Febbraio 2013, aveva disposto la revoca delle autorizzazioni e la conseguente sospensione dei lavori del MUOS sia per motivi ambientali sia per l’emergenza sanitaria a cui verrebbe sottoposta la popolazione siciliana che vive intorno alle antenne, ben 500.000 cittadini, in conseguenza all’enorme inquinamento elettromagnetico generato dal MUOS.

 

 

 

Ma il ministero della Difesa il 20 aprile scorso, tramite l’avvocatura dello stato, aveva impugnato tale decisione appellandosi al TAR di Palermo, generando il procedimento nel quale è intervento anche il WWF con i propri legali, e che ha visto la nomina quale consulente “super partes” ed esperto in materia del Prof. Ing. D’Amore dell’Università “La Sapienza” di Roma, il quale nelle proprie conclusioni, ha dato pienamente ragione a tutti coloro che si oppongono alla costruzione delle antenne satellitari.

 

 

 

Ora le autorizzazioni sono finalmente sospese. Ha prevalso il principio sancito dall’Unione Europea come uno dei fondamenti della tutela dell’ambiente e della salute, trascritto anche nelle leggi italiane applicate ora dal Tar di Palermo (Dlgs 152/2006 ):“Fin quando non sarà raggiunta la certezza assoluta della non nocività del sistema MUos”.

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