La necessità di eliminare la vegetazione che rende difficoltoso il transito automobilistico , finalizzata a garantire l’incolumità degli automobilisti, non deve comportare l’uso di sostanze chimiche che possono risultare pericolose per l’ambiente e per l’uomo.
Sono infatti sempre più numerose le segnalazioni di privati cittadini, provenienti da diverse parti della regione, preoccupati per la diffusione di diserbanti ai bordi delle strade, anche in vicinanza di luoghi frequentati e non distanti dai centri abitati.
Tale pratica non risparmierebbe ad esempio i bordi delle strade in prossimità di fontane pubbliche, e costituisce un pericolo per chi, in quei luoghi, è solito raccogliere piante selvatiche per usi alimentari.
Segnalazioni e testimonianze in tal senso sono giunte dalla provincia di Cosenza, da quella di Catanzaro (in particolare nel tratto costiero che comprende i comuni di Gizzeria, Falerna e Nocera Terinese), nonché da alcuni comuni dell’hinterland vibonese.
Sotto accusa, in particolare, sono i “neonicotinoidi”, componenti del “glyphosate” che, contrariamente alle rassicuranti dichiarazioni delle multinazionali , sarebbero tra i responsabili della scomparsa delle api e di altri utilissimi insetti impollinatori : ad esempio, basterebbero pochi nanogrammi delle sostanze presenti nei glifosati, per provocare la morte di metà degli insetti esposti, oltre a causare la perdita dell’orientamento e l’incapacità di ritrovare l’alveare.
Inoltre la parte polverizzata causerebbe dei danni alla preziosa fauna delle siepi e degli alberi posti in prossimità dell’area di intervento, senza sottovalutare il pericolo della penetrazione e della permanenza di tali sostanze nel terreno.
Un altro aspetto da non sottovalutare sono i danni che le particolari macchine utilizzate per la riduzione della vegetazione ai bordi delle strade arrecano indiscriminatamente ad alberi arbusti che invece svolgono una funzione ornamentale.
Tali macchine spesso spezzano e strappano arbusti e rami di alberi anche quando basterebbe un po’ di accortezza per salvare un Oleandro in piena fioritura, una Robinia, un Olmo ecc..
E’ poi singolare il fatto che , mentre si usano decespugliatori e macchine decespugliatrici per tagliare le cosiddette “erbacce”(spesso lasciate ai bordi delle strade a seccare e quindi con il pericolo che possano rappresentare il combustibile ideale per pericolosi incendi), nessuno si preoccupa di eliminare quelle autentiche discariche nastriformi che si osservano ai bordi delle strade e nelle piazzole di sosta, dove cartacce, lattine , bottiglie e l’immancabile plastica, accompagnano per chilometri gli spostamenti in auto dei calabresi , uno dei tanti segni di inciviltà da offrire a chi viene in vacanza in questa regione.