Ho trovato di particolare forza e intensità l’articolo di Gigliotti e Gentile di ieri, due belle certezze del Pd catanzarese. Hanno avuto coraggio e dimostrato passione. Quella del mantenimento del lauto vitalizio per i consiglieri regionali è stata una pagina terribile della politica regionale che la base e l’opinione pubblica non perdoneranno. A destra come a sinistra. Nel momento in cui la politica doveva dare risposte forti e concrete nella direzione dell’esempio il palazzo si è chiuso. Interamente.
A destra e a sinistra. Mentre i giovani non trovano lavoro o se lo trovano acquisiscono una retribuzione di poche centinaia di euro al mese, c’è chi ritiene possa essere giusto non solo continuare a percepire circa 10.000 euro mensili a Palazzo Campanella più ulteriori spese per strutture e attività ma addirittura un lauto vitalizio di diverse migliaia di euro dopo qualche anno di consiglio regionale. Eppure i giovani una pensione non la vedranno forse mai e le pensioni minime di 500 euro sono ormai regolarità per un elevatissimo numero di over 65 calabresi. Non va per nulla. Trovo giusta la proposta di scendere nelle piazze calabresi per una grande raccolta firme.
Offro da subito il personale sostegno. Si potrebbe trattare di una raccolta firme dell’indignazione che veda i cittadini protagonisti, magari assieme al Movimento 5 Stelle che ha promosso il referendum e tutte le forze politiche sane che vorranno mostrare alla politica regionale, quanta sproporzione esiste tra i privilegi di pochi e la vita reale, tra la politica diversa che la gente auspicava e la tristezza che abbiamo spesso sotto gli occhi. Salvatore Scalzo, capogruppo PD Consiglio Comunale di Catanzaro