Sabato tardo pomeriggio ho pensato bene di portare la mia nipotina di tre anni al “parco giochi” di via del Rotolo per il primo approccio con quello che è stato un luogo di divertimento dei miei figli da bambini. Nessuna differenza significativa nelle strutture ludiche e neppure nel contorno : posteggiatori abusivi,furgoni-ristoro,bancarelle varie,venditori di “mauru” e zucchero filato. Come decenni fa non certo il massimo dell’ordine e dell’estetica per una città non dico europea ma neppure “mediterranea”. Poi,saputo del mare a poca distanza,la piccolina è partita per andare a vederlo,obbligando me e la madre (mia figlia) a (ri)metter piede in Piazza Nettuno,lato scogliera. Dai giochi la bambina è passata al primo approccio con i “percorsi di guerra” della civilissima Catania di oggi : mattonelle divelte,cordoli delle defunte aiuole sradicati (come le panchine),sbarramenti tipo Berlino Est con grate e tubi innocenti sporgenti (fa pure rima),addirittura un’area “attrezzata” con terra (ed escrementi canini),pigne (?) e chissà cosa per la preparazione ginnica (all’attraversamento della piazza ?). Sporcizia ovunque….tanta,tantissima specie sugli scogli visibili aldilà degli sbarramenti. Insomma,qualcosa di simile ai documentari in bianco e nero del post seconda guerra mondiale. Sconvolgente. Anche perché,come da cronaca,stesso scenario su tutto il fronte lungomare…e considerando la sosta evitata al “monumento ai Caduti”.
La Sicilia non ha mai omesso di denunciare questo stato di cose così come tantissimi cittadini e lettori prima di me. Evidentemente non basta,tutto è drammaticamente “peggio” di prima. Una osservazione,a dimostrazione : passava uno dei bus a due piani,pieno di turisti. Se li facessero scendere ad ammirare il panorama dal basso cosa farebbero ? Secondo me scapperebbero di corsa da Catania. Esattamente quello (mi tocca personalmente) che vorrebbe fare mia figlia,portandosi pure la bambina per non farla crescere in una città,in un’isola ed una nazione di tal fatta. (Vincenzo Mannello)