«E’ bene precisare che la L.R. n.17 del Dicembre 2005 all’art.4 richiama le funzioni e le competenze dei Comuni in ambito demaniale marittimo. In particolare è compito dei comuni: il rilascio ed il rinnovo, la revoca e la decadenza delle concessioni demaniali marittime, oltre ad altre funzioni demandate ai comuni per la corretta e puntuale gestione del demanio marittimo. Pertanto si riscontra una carenza di informazioni in capo alla consigliera Milena Gioè, che ancora una volta invece di venire in commissione e collaborare al miglioramento di un documento utile alla regolamentazione di un importante area demaniale, quale è il molo di sottoflutto, oggi dichiara che la materia trattata dal consiglio comunale non è di competenza comunale».
Queste le precisazioni dell’assessore Giovanni Imbesi che precisa, inoltre, che«tutti i passaggi relativi al molo di sottoflutto sono sempre stati condivisi e sviluppati di concerto con la capitaneria di porto di Reggio Calabria, con gli uffici del demanio regionale e con il genio civile opere marittime di Reggio Calabria. In particolare, in un ultimo incontro tenutosi presso la capitaneria di porto di Reggio Calabria, in data 22/01/2020, alla presenza del responsabile dell’ufficio tecnico comunale Ida Albanese, del sottoscritto e di diversi comandanti della capitaneria di porto di Reggio Calabria, la capitaneria ha ribadito la richiesta all’ente comunale di voler procedere quanto più celermente possibile alla regolamentazione dell’area demaniale interna al molo di sottoflutto. Pertanto il regolamento delle aree demaniali interne al molo di sottoflutto, portato allo scorso consiglio comunale, la cui approvazione è stata poi rinviata per dare modo ai tre nuovi colleghi di maggioranza di poterlo approfondire, nasce da una esplicita richiesta manifestata dalla capitaneria di porto e non come dice la consigliera Gioè da presunzione e superficialità che ci spingono oltre le competenze comunali».
L’assessore Imbesi ci tiene, dunque, a sottolineare come «le recenti vicende giudiziarie hanno rallentato diversi processi amministrativi in capo all’ufficio tecnico, tra cui l’assegnazione in concessione delle aree interne al molo. Abbiamo lavorato tanto per poter riscostruire dalla polvere, in meno di tre mesi, un nuovo ufficio tecnico comunale che era stato completamente ‘’raso al suolo’’. Oggi finalmente nuove risorse tecniche sono al lavoro presso l’ufficio, ed in poco tempo, dopo aver come sempre acquisito tutti i pareri degli enti competenti, riusciremo a far ripartire la fruizione di una struttura che ha purtroppo subito gli eventi. Ricordo ancora ai consiglieri di minoranza che il molo verrà convertito in porto turistico a seguito dell’approvazione della variante al piano comunale di spiaggia. Già oggi però la struttura può essere utilizzata, con concessioni stagionali, come accaduto nell’estate 2019, di concerto con il demanio regionale, con l’agenzia delle dogane, con la capitaneria di porto di Reggio Calabria e con il Genio civile opere marittime che hanno rilasciato le varie autorizzazioni per le rispettive competenze.
Questa settimana incontrerò le associazioni di categoria a cui avevo già trasmesso la bozza del regolamento e che ringrazio per i suggerimenti che mi hanno anticipato informalmente, al fine di recepire ulteriori migliorie da proporre al consiglio comunale. La sinergia e il confronto con le associazioni è sempre fondamentale. Pertanto invito i colleghi di minoranza ad abbassare i toni della continua polemica, volta sempre ad offuscare e gettare ombre sull’operato di questa amministrazione, probabilmente spinti dalla rabbia di chi avrebbe voluto vedere cadere questa amministrazione a tutti costi e oggi, invece, di collaborare per il bene della città continua a gridare, gettando ancora fango sulla già martoriata città di Villa San Giovanni. Cari colleghi vi chiedo una grande cortesia, venite alle commissioni, confrontiamoci sui temi, lasciate stare gli articoli di giornale, lavoriamo tutti insieme per la città. Basta con le polemiche sterili, la gente è stanca di sentire sempre e solo diatribe».