E’ una delle leggi italiane più valide ma pure più sconosciute e disattese. In Agnone una Biblioteca-Deposito Regionale Centrale? E’ sicuramente una delle leggi italiane più valide ma purtroppo anche una delle più sconosciute o disattese, specialmente dai piccoli editori, dai tipografi e dagli “autori fai da te”, però in Italia riguarda milioni di persone, sicuramente molte migliaia nel nostro pur piccolo Molise.
Eppure sono previste pesanti sanzioni! E’ la legge n. 106 del 15 aprile 2004 “Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico” (GURI n. 98 del 27 aprile 2004) rafforzata dal suo “Regolamento attuativo” DPR – Decreto del Presidente della Repubblica n. 252 del 3 maggio 2006 (GURI n. 191 del 18 agosto 2006). Questa nuova legislazione sostituisce e perfeziona quella delle famose cinque “copie d’obbligo” che nei decenni precedenti eravamo soliti consegnare alle Questure o agli Uffici-Stampa dei Tribunali.
Praticamente, ai sensi di tale legislazione, ogni autore o editore o realizzatore tecnico (tipografia, web, distributore, ecc.) che produca o promuova in cartaceo o in web un libro, un giornale, un periodico, un manifesto o altro documento ad uso pubblico (esclusa la pubblicità commerciale minuta) oppure una fonoregistrazione o una videoregistrazione è tenuto ad inviare entro sessanta giorni dall’edizione, dopo aver compilato apposito modulo (scaricabile da internet), almeno un esemplare di questa produzione agli Uffici Depositi Legali della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma 00185 (Viale Castro Pretorio 105) e alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze 50122 (Via Tripoli 36 – accdepleg@bnc.firenze.sbn.it tel. 055-24919217). Altro esemplare va consegnato alla Biblioteca pubblica territoriale più vicina e, dove c’è, al Deposito Regionale di competenza o ad altri istituti segnalati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
A parte la legislazione in merito, è interesse dell’autore (obbligato al deposito legale) farsi tutelare dal Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN) nella conservazione nei secoli futuri (si può ben dire) della propria opera non soltanto donando uno o più esemplari alle Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e Firenze ma anche a tante altre biblioteche nazionali e locali (pubbliche e private, grandi e piccole) le quali, oltre alla custodia, valorizzano i documenti prodotti rendendoli fruibili per studiosi, studenti o semplici lettori, dal momento che ogni opera compare nel Catalogo nazionale (http://opac.sbn.it). Tale Catalogo permette, non soltanto di accertarsi in quale biblioteca italiana trovasi l’opera desiderata, ma pure a chiederla ed ad averla gratuitamente in prestito prenotandola in una qualsiasi struttura che abbia accesso al sistema.
Sono ormai decenni che invano l’Università delle Generazioni lancia ripetuti appelli affinché le Biblioteche Riunite Comunale e Labanca di Agnone divengano la vera “Biblioteca Regionale Centrale del Molise” pure abilitata a ricevere le copie d’obbligo o i depositi legali di tutte le pubblicazioni cartacee-fono-video-web prodotti in Molise, sul Molise e da molisani. E già tale proposta era stata fatta 27 anni fa dal promotore ed organizzatore della “Prima Festa del Libro Molisano e della Comunicazione Sociale di Agnone” (16-30 dicembre 1989) esibendo proprio un iniziale “Scaffale molisano”. Inoltre, ripetuta è stata la proposta di fare dell’Atene del Sannio la sede centrale italiana delle “Tesi di laurea”. Adesso speriamo che, con la operatività ormai prossima della Fondazione “Atene del Sannio” tali possibilità siano concrete e che la Biblioteca pubblica agnonese diventi il vero centro di riferimento socio-culturale delle opere documentarie del Molise e sul Molise (tesi di laurea comprese)… così come nel pur piccolo paese montano di Soriano Calabro (in provincia di Vibo Valentia) la Biblioteca Calabrese (fondata oltre 30 anni fa dal compianto preside Nicola Provenzano, retta adesso da sinergie pubbliche e private) è divenuta sul campo la vera Biblioteca regionale centrale della Calabria, grazie anche all’impegno di volontari e di una rete internazionale di sostenitori.
Redatto da Università delle Generazioni