L’Università delle Generazioni, in occasione della morte di Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica, esorta l’Amministrazione comunale di Badolato (CZ) a volerlo ricordare nella toponomastica locale come segno di gratitudine per essere stato molto vicino a questo paese quando era Ministro degli Interni.
Infatti, Giorgio Napolitano venne al borgo domenica 22 marzo 1998, ricevuto dall’allora sindaco Gerardo Mannello e dalla popolazione, per rendersi conto dell’accoglienza ai profughi curdi sbarcati sullo Jonio catanzarese dalla nave Ararat tre mesi prima il 27 dicembre 1997. Napolitano aiutò Badolato ad essere “modello di accoglienza umanitaria” e contribuì notevolmente a portarlo alla maggiore e migliore considerazione dell’Europa e del mondo. Pure per tale motivo Napolitano andrebbe ricordato ed omaggiato nella toponomastica locale.
<< Altre Autorità nazionali andrebbero egualmente ricordate nella toponomastica badolatese – afferma Domenico Lanciano (già noto come promotore della vicenda del “paese in vendita” nel 1986) – come ad esempio il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi il quale, benché molto anziano, è venuto a Badolato per portare la solidarietà dell’Italia intera agli alluvionati del 17 ottobre 1951, quando ancora nel borgo si spalava il fango, come dimostrano le foto di Giocondo Rudi>>.
Secondo il giornalista Lanciano (dal 1988 in esilio nel Molise per avere amato troppo il proprio borgo) andrebbe ricordato ed omaggiato adeguatamente nella locale toponomastica anche Alcide De Gasperi, che visitò Badolato il 24 marzo 1952 e tutte le Marine joniche sorte per gli alluvionati del 1951 per consegnare le nuove case in muratura a soli cinque mesi di distanza dal disastroso evento. Un record di premura e di efficienza ancora ineguagliato.
Anzi tutti i comuni jonici beneficiati dovrebbero ricordare De Gasperi nella loro toponomastica municipale.