Di seguito il comunicato stampa diffuso dalla Segreteria Cittadina del Partito Democratico di Messina – Dinnanzi alla “Vertena Messina” non possiamo rimanere inermi aspettando che qualcosa accada. Messina ancora una volta è chiamata a risollevarsi da un disastro. In questo caso il disastro è economico-finanziario, è politico-istituzionale, è democratico e morale. Dinnanzi ad un disastro che rischia di seminare vittime figlie di un sistema che ha affogato i messinesi non è prioritario oggi individuare i responsabili, perché a questo ci penserà la storia, i cittadini e gli organi preposti ove ciò sarà necessario.
Oggi prioritaria è l’istituzione di un’unità di crisi che sia in grado di adottare un piano d’emergenza capace di sedare le tensioni sociali in progressivo aumento e contestualmente porre le basi per un piano di ricostruzione. Al Commissario diamo la piena disponibilità della deputazione nazionale e regionale del PD. Proponiamo al Commissario di promuovere un incontro con tutta la deputazione nazionale e regionale per affrontare da subito il dramma dell’assenza di liquidità di Palazzo Zanca.
Si chiude un’ epoca e se ne riapre un’altra. Si chiude la stagione della spesa in deficit, dell’assistenzialismo improduttivo, dei bilanci che poggiano le basi su dati fragili. Si chiude l’era della deresponsabilizzazione della burocrazia amministrativa e dell’insipienza della politica, oggi più che mai la politica è chiamata a dare risposte chiare e non più annunci, slogan e mistificazioni varie.
Concretamente abbiamo due mesi dinnanzi che dobbiamo affrontare assicurando servizi essenziali alla città, salari ai dipendenti del Comune e delle partecipate e contestualmente affrontare il nodo strutturale del bilancio e della riforma radicale della macchina amministrativa di Palazzo Zanca e delle società partecipate. Da pochi giorni il Governo Monti ha introdotto una disciplina nuova che modifica il TUEL nella parte relativa agli equilibri di bilancio. Abbiamo dinnanzi una riforma relativa ai Comuni che versano in condizioni di grave deficitarietà strutturale e la ratio del D.L. 174/2012 che introduce tale riforma sembra finalizzata a salvare i Comuni dal rischio dissesto.
Dobbiamo capire se a Messina siamo in grado di rappresentare al Governo nazionale l’emergenza di questi mesi e la necessità di un prestito ponte che ci consenta di affrontare l’emergenza e contestualmente approfondire il D.l. 174 e predisporre ove occorra un pacchetto di emendamenti da presentare in fase di conversione in legge al fine di migliorare una disciplina che oggi può servire ad evitare danni ulteriori per Messina e non solo per essa. Dobbiamo investire anche il Prefetto affinché l’allarme al Governo nazionale giunga con tutta la forza e l’autorevolezza necessaria.
Al dibattito spesso stucchevole tra dissesto si, dissesto no, forse abbiamo la risposta che proviene dal legislatore che si pone il problema d’introdurre una procedura controllata dal governo nazionale che assicuri rigidi protocolli simili alla fase del dissesto senza commissariare la democrazia degli enti locali responsabilizzando la classe politico-amministrativa dei Comuni che hanno prodotto tali disastri.
Su una cosa dobbiamo essere consapevoli: bisogna fare presto perché la misura è colma.
Il Segretario Cittadino del PD – Giuseppe Grioli