Una serata all’insegna del sogno si è consumata venerdì al Santa Fè con i piccoli partecipanti alla IV edizione del festival “Una voce per lo Jonio” organizzato da Christian Cosentino. Un contenitore rispettoso delle aspettative dei ragazzi di età non superiore ai 13 anni che hanno dimostrato quanta passione ci sia dietro i loro sacrifici. A selezionare i partecipanti due grossi nomi del panorama musicale italiano come Vince Tempera, musicista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e talent scout, e Marco Rinalduzzi, musicista e produttore discografico di grande successo. Due personaggi per i quali ogni aggettivo è “sprecato” tanto è luminosa la loro carriera artistica. E proprio la presenza di questi grandi artisti è stata la garanzia di serietà di “Una voce per lo Jonio”. I due maestri in giuria sono stati coadiuvati da Giuseppe Panella e Rita Barone, due rappresentanti della stampa locale. Lo spettacolo, presentato da Domenico Milani, ha visto avvicendarsi sul palco ragazzi, di età non superiore ai tredici anni, che, seppur infastiditi da un forte vento, hanno avuto la possibilità di mettersi in evidenza. Apprezzabile l’esibizione di Klaidj, il ballerino che ha partecipato alla edizione del 2005 di “Amici” e simpatica la performance dei Casa Brothers, due ragazzi di Casabona che ha emulato i Blues Brothers. I vincitori della serata per la “categoria ragazzi” sono stati Anastasia Franco, prossima partecipante al programma Rai “Ti lascio una canzone”, che si è esibita cantando uno dei brani più famosi di Mia Martini, “Almeno tu nell’universo”, Arianna Frustagli, seconda classificata con “Ragazza di periferia” e Federica Sestito, terza classificata con “Gli uomini non cambiano”; per i più piccoli la vincitrice è stata Francesca Scicchitano che ha cantato “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti. Vanno ricordati per le loro valide interpretazioni anche gli altri concorrenti. Chiara Cosentino (“Destinazione paradiso”), Rita Nesticò (“Mi manchi”), Francesco Pio Piscitelli (“Tu vuò fa l’americano”), Angela Sarcineto (“My heart will go on”), Gioia Sinopoli (“Adagio”) hanno dimostrato di possedere quelle qualità per poter sperare di diventare protagonisti.(g.p.)
Fonte: Gazzetta del Sud del 29.8.2010