Riceviamo e pubblichiamo: <<Una irresponsabile ed inaccettabile sottovalutazione degli effetti devastanti che la chiusura dell’Aeroporto S.Anna potrebbe provocare sui già minimi strumenti di mobilità, è la percezione che i cittadini avvertono, a fronte di una sequenza tragicomica che ha caratterizzato questi ultimi anni di gestione delle attività aeroportuali.
Mentre i lavoratori conducono una battaglia lunga ed estenuante, sostenuta, ad onor del vero ripetutamente, dai sindaci di Crotone e Cutro, dal Presidente della Provincia, dalla vice Presidente della Giunta Regionale, dalle deputazioni nazionali e regionale, dal forte impegno economico della Camera di Commercio e da quello promosso da Confindustria, appare sempre più inspiegabile, che proprio alcuni di questi soggetti, non trovino di meglio che fomentare un clima di polemiche e di litigiosità che rischia di impantanare definitivamente il destino dello scalo crotonese. Una sorta di “HARAKIRI” nel quale si evidenziano i limiti di una saccenza e di una profonda ignoranza. Ma certo, per alcuni è più importante l’interesse politico che quello di una comunità che non ce la fa più a sopportare le sortite di una classe dirigente incapace di ricercare e di trovare un percorso unitario che, questo si, rappresenterebbe l’unica sponda dentro la quale canalizzare la possibile soluzione alle, pur complesse, problematiche del S.Anna.
Eppure i lavoratori ci credono ancora ed offrono il proprio generoso contributo alla speranza di potercela fare. Loro sono i veri eroi di questa vicenda, tutti, dal semplice operaio, ai tecnici, al personale dello scalo al direttore generale. Le cosiddette risorse umane che, in un’attività così specialistica, rappresentano il vero valore aggiunto. Sono proprio loro che, pur non percependo il salario da diversi mesi, garantiscono la continuità di un servizio che, altrimenti, finirebbe a cartequarantotto. Basterebbe ricordare che, grazie alle loro capacità, proprio di recente, è stato prodotto un “Piano Esecutivo per la Promozione e la Competitività dell’Aeroporto”, che consentirà l’accesso ad importanti finanziamenti regionali in grado di promuovere e sostenere la realizzazione di un “Piano di Sviluppo”, elemento fondamentale per la sopravvivenza ed il futuro del S.Anna. Proprio su questa traccia, dovrebbe operare la classe istituzionale e politica, a qualsiasi livello e con qualunque ruolo.
Salvare l’Aeroporto di Crotone e renderlo, soprattutto, un trampolino di sviluppo per l’intera provincia, è un obiettivo perseguibile, ma solo tutti quanti insieme, in una fase in cui gli assenti non saranno più giustificati.
C’è bisogno di un Consiglio di Amministrazione attento e competente, e, ci sia consentito, di un presidente più operativo e più interessato, meno esposto alle continue richieste di dimissioni.
E’ altrettanto indispensabile il ruolo del Comune capoluogo, che invece di promuovere inutili atteggiamenti di contrapposizione, dovrebbe, anzi deve, mostrare maggiore responsabilità, partendo dagli impegni assunti. Come quello recentemente affrontato e deciso in Prefettura che, per bocca dell’assessore comunale al ramo, accompagnato da ricca documentazione, rassicurava le parti sull’erogazione del contributo marketing di “trecentomila euro” immediatamente erogabili al S.Anna. E’ trascorso un mese e di quelle risorse finanziarie, fondamentali in questa fase di gravissime difficoltà, neanche l’ombra.
Per queste ragioni i lavoratori, giorno 4 ottobre c.m., dalle 10.30 in poi, presso il comune di Crotone, daranno luogo, assieme alle organizzazioni sindacali, ad una forma di protesta, al fine di sollecitare l’erogazione delle suddette somme ma, soprattutto, per riavviare una nuova fase di confronto che mandi in soffitta antichi ed insopportabili duelli politici e che si ponga responsabilmente un unico e sacrosanto diritto: evitare, partendo proprio dal rilancio del S.Anna, il totale isolamento infrastrutturale in cui da troppi anni il territorio è costretto a vivere.
Un moto di orgoglio, un atto d’amore, un colpo di reni, un tavolo unico, intorno al quale tutte le forze politico-istituzionale e le parti sociali siedono per tracciare un percorso di sviluppo e di rilancio. Questa è una grande occasione, in cui la politica può dimostrare un legame vero con il proprio territorio, difendendo quello che oggi appare soltanto come una emergenza sociale, ma che potrebbe evidenziare tutte le potenzialità per diventare, domani, un motore di sviluppo per l’intera provincia, scongiurando quindi le proposte, se pur campanilistiche, di apertura di nuovi aeroporti in Calabria. (Fabio Tomaino – Segretario Confederale UIL Crotone)