Da quella di Bernardo di Turingia che fissava l’ultimo giorno nell’anno 992, passando per Nostradamus, fino all’ultima, quella dei Maya che pone come limite ultimo la data del 21 dicembre 2012 (tra poco più di un mese), sono tantissime le profezie sulla fine del mondo, un tema al quale ha fatto in qualche modo riferimento oggi il papa.
Bernardo di Turingia è stato, secondo alcuni testi, il primo profeta ad aver ipotizzato la fine del mondo. Secondo la sua profezia nel 992, il giorno corrispondente a quello in cui era avvenuto il concepimento di Gesù, il 25 marzo, coincideva con la ricorrenza della sua morte, ossia il Venerdì Santo. Inoltre in questo giorno si sarebbe verificata un’eclissi di sole. La coincidenza di questi elementi, secondo Bernardo, avrebbe determinato la fine del mondo. Da allora ad oggi almeno una settantina di volte l’umanità ha atteso un’immensa catastrofe pronta a mettere fine al pianeta. Tra le profezie più celebri quelle di Nostradamus, astrologo vissuto nel XVI secolo che avrebbe previsto il culminare di una lunga e selvaggia persecuzione religiosa per il 1792 (che non c’é mai stata); la distruzione totale della specie umana per il 1732 e un evento catastrofico per il 1999.
L’ultima è la profezia cosiddetta dei Maya, secondo la quale il 21 dicembre 2012 si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell’umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. L’evento atteso viene collegato temporalmente alla fine di uno dei cicli del calendario maya. Il ciclo attualmente in corso, il quarto secondo la mitologia maya, è iniziato l’11 agosto 3114 a.C. ed è molto vicino al termine: il nuovo ciclo inizierà il 21 dicembre 2012. Questo dato è alla base della credenza, basata su interpretazioni di impronta prevalentemente New Age, che prefigura due diversi scenari sulla corrispondenza di questa data: o con eventi quali la fine del mondo oppure con trasformazioni radicali del mondo stesso come l’inizio dell’Era dell’Aquario, un periodo di pace globale e profonda evoluzione spirituale. Tutte teorie ampiamente criticate dalla comunità geofisica e astronomica e confutate anche dalla maggioranza degli studiosi della civiltà maya, e nondimeno abbastanza suggestiva da trovare ampio seguito.
Fonte: Gazzetta del Sud