Tunisino minaccia militante della Lega ad un gazebo a Partinico: “Ti taglio la testa…”. A Bagheria comparse scritte inquietanti davanti alla sede del circolo del Carroccio. Candiani e Gelarda: “Nessuno pensi di intimidire chi lotta per il riscatto della Sicilia”.
“Questa mattina a Partinico, ad un gazebo della Lega allestito in piazza Duomo, un tunisino si è scagliato verbalmente contro un militante e lo ha minacciato di morte: ti taglio la testa, ti apro tutto…”. L’autore della brutale aggressione è scappato immediatamente, dileguandosi nel giro di pochi istanti. È intervenuta la polizia, che sta indagando per risalire all’identità dell’uomo”.
Lo rivela Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palermo, nonché responsabile regionale enti locali del partito guidato dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, presente anch’egli al gazebo allestito nella cittadina della provincia di Palermo, poco distante dal capoluogo.
“L’aggressione subìta dal militante della Lega a Partinico – dice Gelarda – si somma ad altri due brutti episodi avvenuti nelle ultime 48 ore a Bagheria e sempre ai danni dei nostri militanti. Fra venerdì e sabato, infatti, è comparso un messaggio inquietante scritto con un pennarello rosso all’ingresso della sede del circolo leghista bagherese. Ed un altro messaggio, ben più minaccioso del precedente, è stato invece inciso con un chiodo ed indirizzato ad una nostra rappresentante. Anche a Bagheria è intervenuta la polizia, con indagini in corso da parte della Scientifica per risalire agli autori delle intimidazioni”.
Sugli episodi è intervenuto anche il senatore Stefano Candiani, sottosegretario al ministero dell’Interno e commissario del nuovo corso leghista in Sicilia.
“Nessuno pensi di intimidire i militanti e i rappresentanti istituzionali della Lega a Partinico e Bagheria, come in ogni angolo dell’Isola – dicono Candiani e Gelarda – impegnati ogni giorno con passione e dedizione sui territori per portare avanti il progetto del cambiamento per il riscatto della Sicilia. Siamo certi che di fronte a queste vili minacce si alzerà unanime il coro di solidarietà dei rappresentanti delle varie istituzioni siciliane – concludono Candiani e Gelarda – a cominciare proprio dai primi cittadini di Partinico e Bagheria, oltre che dal sindaco della città metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando”.