Di seguito la nota diffusa stamani a firma del Segretario Regionale del PdCI Michelangelo Tripodi: <<L’avvio delle iscrizioni scolastiche online per l’anno scolastico 2012/2013 si è rivelato un vero e proprio flop. Basti pensare che oggi primo giorno utile per queste iscrizioni il sito dedicato del ministero è stato completamente privo di collegamento e non si è potuto accedere, rendendo impossibile lo svolgimento di qualsiasi alcun tipo di attività. Tutto ciò crea solo problemi agli Uffici di Segreteria e alle famiglie. Le iscrizioni scolastiche online sono un altro modo inventato dal ministro Profumo e dal suo apparato per rendere difficile e complicato alle scuole e alle famiglie l’esercizio di un diritto fondamentale. Basti pensare che oggi primo giorno utile per queste iscrizioni il sito dedicato del ministero è stato completamente privo di collegamento e non si è potuto accedere, rendendo impossibile lo svolgimento di qualsiasi alcun tipo di attività. Tutto ciò crea solo problemi agli Uffici di Segreteria e alle famiglie. Inoltre, c’è da aggiungere che non è stato ancora chiarito come deve comportarsi il 50 % delle famiglie che non possiedono un computer e non dispongono neanche di un indirizzo di posta elettronica, ritenuto necessario per potere effettuare la registrazione, condizione indispensabile per poter procedere alla relativa iscrizione online.Insomma, quello che apparentemente doveva essere una semplificazione delle procedure rischia di trasformarsi in un guazzabuglio nel quale è difficile districarsi. Una cosa, comunque, è certa, il Ministero, come sempre, contribuisce con le sue trovate a creare problemi, scaricando sulle scuole e sulle famiglie le sue responsabilità senza offrire nè servizi nè assistenza.Malgrado ii proclami di efficienza, di qualità e di modernizzazione delle procedure, la scuola pubblica continua ad essere gestita, nei fatti, con approssimazione ed incuria. E sulle famiglie impoverite dalla crisi , oltre alle difficoltà relative alle iscrizioni online, peseranno in misura sempre più elevata i costi dell’istruzione . Molti, ormai, faticano a sostenere le spese dei libri, delle tasse universitarie e di tutto ciò di cui c’è bisogno.Il diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione sta diventando, in questo paese, un privilegio di pochi e un diritto negato ai molti. Da Comunisti calabresi diciamo che bisogna ricominciare da qui. Questo è il nostro modo di fare la Rivoluzione Civile. >>