Riceviamo e pubblichiamo: <<E’ ormai da tempo che infuria la polemica circa i mezzi di trasporto dei quali usufruiscono i ragazzi provenienti dai paesi limitrofi e dalla stessa Trebisacce per recarsi all’ ITS G. Filangieri. Si chiede alla Regione Calabria di concretizzare le promesse ormai diventate famose come quelle di Pinocchio! Non si è riscontrata nessuna soluzione reale circa l’impegno preso da questa sin dal primo di ottobre, per quanto riguarda la risoluzione del problema che causa disparità a danno degli studenti dell’ ITS G. Filangieri: in prossimità dell’istituto in questione, non è prevista alcuna fermata, a differenza degli altri Istituti scolastici di Trebisacce. Da ciò deriva un allungamento dei tempi di attesa e di percorrenza per il cambio di pullman, e in particolare, il pagamento di un supllemento per poter raggiungere l’istituto dalla fermata, sia all’andata che al ritorno, non solo per i pendolari ma anche per gli studenti provenienti da Trebisacce stessa. Molti ragazzi si svegliano all’alba o addirittura ancora prima per poi ritornare a casa nel pomeriggio inoltrato con notevoli disagi. Non si tratta di svegliarsi ogni mattina, correre alla fermata dell’autobus e affrontare un viaggio per puro divertimento, si tratta di andare incontro a dei sacrifici per poter fruire del diritto allo studio! Ben presto, a causa delle esose tariffe circa i trasporti, la scuola diventerà un lusso per pochi, inoltre, questa disparità dovuta all’ingiusto pagamento dell’importo supllementare sopracitato, oltre ad incidere sulla situazione economica delle famiglie, condiziona la libertà di scelta dell’istituto scolastico.
In seguito al recente avvio dei lavori per la costruzione dell’autostazione, si è resa necessaria l’improvvisazione di un temporaneo capolinea: una piazzetta usualmente adibita a mercatino ortofrutticolo. Le “anime prave” degli studenti ivi riuniti sono accalcate o, per meglio dire, arroccate su di un insolito marciapiede alto oltre un metro e mezzo, esposte alla pioggia e alle intemperie della stagione invernale, in attesa del Caronte in divisa blu che le preleverà e, in cambio del più volte citato supplemento, le condurrà a scuola.
Sembra superfluo a questo punto ricordare di come il problema permanga anche per il viaggio di ritorno; così i ragazzi si trovano a trascorrere ore che potrebbero essere destinate ad altre attività, nell’infinite attese che hanno ormai creato nella coscienza collettiva un’amara rassegnazione e senso di sfiducia verso delle autorità inerti ed indifferenti ad un problema così centrale nella quotidianità di moltissimi giovani a cui viene chiusa un’altra porta in faccia. Studenti del “Filangieri”>>