(AGI) – Catanzaro, 26 ott. – “Mettere in sicurezza le abitazioni, le scuole , gli ospedali . E’ una situazione tutta italiana quella dell’edilizia scolastica, dove la meta’ degli edifici non ha ancora il certificato di agibilita’. E’ tutta italiana la situazione del patrimonio storico, architettonico e archeologico che vede siti straordinari in una situazione di costante criticita’ geomorfologica. E’ tutta italiana la situazione generale di un Paese in evidente declino culturale .

L’Italia e’ un Paese sismico dove il tema centrale deve essere quello della prevenzione. Sappiamo che i terremoti ci sono e ci saranno sempre. Il terremoto non lo si puo’ prevedere ma lo si puo’ prevenire”. Lo ha affermato Gian Vito Graziano , presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi intervenendo sul rischio sismico, a poche ore dalla scossa di magnitudo 5 che ha colpito il Pollino.

“Il territorio calabrese e’ tutto ad alto rischio sismico.

L’elevata sismicita’, conseguenza delle dinamiche geologiche evolutive che lo caratterizzano – ha affermato Arcangelo Francesco Violo, presidente dei Geologi della Calabria – e le attuali condizioni di elevata vulnerabilita’ del patrimonio edilizio rappresentano i principali fattori che rendono cosi’ elevato il rischio sismico in Calabria. Pertanto la popolazione calabrese, purtroppo, deve imparare a convivere con questo fenomeno e deve essere sempre pronta come se una forte scossa dovesse verificarsi da un momento all’altro. Bisogna avere sempre la piena consapevolezza di vivere su un territorio a elevato rischio sismico e ognuno di noi deve conoscere i corretti comportamenti di autoprotezione da adottare. A tal fine, e’ necessaria una serrata attivita’ di pianificazione e informazione della popolazione, di formazione del volontariato, di adeguamento e aggiornamento dei piani comunali di protezione civile con la ricognizione degli edifici strategici e pubblici, verificandone l’idoneita’ strutturale e delle vie di accesso.

Va verificata, in particolare, l’idoneita’ delle sedi dei centri operativi comunali e quella dei centri operativi misti, delle aree di attesa, ammassamento dei soccorsi e soccorritori, e di ricovero della popolazione, nonche’ le vie di fuga della popolazione in sicurezza. Andra’ monitorata tutta la rete infrastrutturale tenendo conto che l’area interessata dal sisma e’ caratterizzata anche da un elevato rischio da frana. L’unica prevenzione possibile consiste, quindi, nella mappatura dettagliata e puntuale del rischio, nei piani di emergenza, nell’educazione della popolazione e nella riduzione della vulnerabilita’ sismica di edifici pubblici e privati. L’Ordine dei Geologi della Calabria sta attuando una iniziativa di carattere professionale e sociale – ha concluso Violo – nell’ambito di un Accordo di Collaborazione del Consiglio Nazionale dei Geologi con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, finalizzato proprio ad incentivare forme di collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi di comune interesse nel campo della previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali, predisponendo un elenco di geologi disponibili ad operare in ambito di protezione civile con attivita’ di volontariato per emergenze di tipo ‘C’ di cui all’art. 2 L 225/92″. (AGI) .

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