A partire dall’inizio dell’anno 2013 i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, hanno intensificato i servizi di controllo del territorio finalizzati sia alla repressione dei reati di criminalità comune che predatoria che crea sempre maggiore allarme sociale comportando un decremento degli indici di sicurezza percepita tra la popolazione. Già nel corso del 2011 e del 2012 i risultati, in termini di repressione, conseguiti dalla Compagnia Carabinieri di Termini Imerese avevano permesso rispettivamente di trarre in arresto 13 persone e deferirne in stato di libertà altre 35 nel 2011, mentre nel 2012 ad arrestarne 9 denunciandone 33. L’intensa attività dell’Arma eseguita nei soli primi due mesi dell’anno 2013, anche grazie ai servizi che quotidianamente su tutto il comprensorio termitano, hanno consentito di assicurare alla giustizia già 11 malfattori, autori di furti di diverso genere.
È proprio in questa attività repressiva che si inquadrano gli odierni arresti operati nella giornata del 26.02.2013 dai Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, che, nelle zone periferiche della città, hanno tratto in arresto quattro pregiudicati termitani.
Nel primo pomeriggio di ieri, a Termini Imerese (PA), in contrada “Quaranta Salme”, i militari della Stazione cittadina, nel corso di servizio perlustrativo, hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di furto aggravato in concorso M.F., termitano classe 79, pregiudicato e C.S., anch’egli pregiudicato termitano, classe 91, in atto sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza. In particolare i predetti venivano sorpresi dai militari operanti nel mentre caricavano, a bordo della moto ape Piaggio, di proprietà di M.F., n.2 pompe per sollevamento acque, diversi metri di una recinzione in ferro e altro materiale ferroso, asportato poco prima da un fondo, ubicato nella predetta contrada, di proprietà della Provincia di Palermo, dove sono ubicate le c.d. Tribune di una delle più antiche corse automobilistiche e forse la corsa italiana più famosa al mondo, la “TARGA FLORIO”. Infatti teatro della predetta corsa sono sempre state le strade siciliane ed in particolare quelle strette e tortuose che percorrono la catena montuosa delle Madonie. I malfattori si erano introdotti, dopo aver scavalcato la rete di recinzione, all’interno dell’area delle tribune, di proprietà della Provincia, dove in occasione della suddetta manifestazione automobilistica vengono allestiti i padiglioni della “Direzione Corsa” e viene dislocato l’arrivo della gara e, dopo aver accantonato tutto il materiale che erano in breve tempo riusciti ad asportare, prevalentemente materiale ferroso, lo stavano stipando sul cassone di una moto ape di loro proprietà per procedere sicuramente alla successiva vendita.
Nel corso della tarda serata invece, in contrada “Fossola”, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Termini Imerese, sempre nel corso di servizio perlustrativo finalizzato al contrasto dei reati contro il patrimonio, traevano in arresto, in flagranza dei reati di tentato furto aggravato in concorso S.M., termitano classe 79, disoccupato, pregiudicato ed E.V., altro pregiudicato termitano, classe 86, disoccupato, in atto sottoposto alla misura dell’Avviso Orale di Pubblica Sicurezza. In particolare i predetti venivano sorpresi dai militari operanti all’interno di un deposito edile, dove si erano introdotti mediante l’effrazione del cancello d’ingresso, nel mentre tentavano di asportare materiale edile vario ivi stoccato in attesa della vendita.
I militari dell’Arma, incuriositi dalla vista dell’auto di proprietà di un parente di S.M. ma in uso allo stesso, noto per i suoi precedenti specifici, parcheggiate nelle vicinanze del suddetto deposito, decidevano di effettuare un controllo accurato all’esterno del deposito ed avvedutisi della presenza di segni di effrazione sul cancello d’ingresso e dell’apertura dello stesso, immediatamente si introducevano alla ricerca di qualcuno e dopo breve intercettavano i malfattori intenti a trasportare del materiale edile. Quest’ultimi, accortisi della presenza dei militari lasciano la refurtiva in terra e tentavano di darsi a precipitosa fuga ma venivano repentinamente intercettati all’interno del predetto deposito e arrestati.
Tutti e quattro i malfattori, sono stati sottoposti a giudizio direttissimo tenutosi nella giornata di ieri, dopo la convalida degli arresti, il G.I.P. condannava i rei alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza che si terrà presso il Tribunale di questo centro il 06.03.2013.
In entrambe le circostanze, sia la moto-ape utilizzata che l’autovettura venivano sottoposte a sequestro atteso che erano entrambe prive della copertura assicurativa.