logo2-con-it-Originale-301xTavola rotonda migrazioni e frontiere. Terra e mare: il confine USA-Messico e il “mare nostrum” Roma, 19 giugno 2013 – ore 17:00 CSER – Via Dandolo, 58 Roma. I processi di mondializzazione in atto e i loro effetti ridisegnano la geografia politica, creando spazi sempre più ampi di libera circolazione per alcuni e innalzando contemporaneamente muri o barriere per altri. E’ una divisione che perpetua vecchie logiche, come quella che portò a erigere la Cortina di ferro, sebbene le motivazioni oggi siano altre. Ciò che divide il mondo in due non sembra più tanto il gap tra Nord e Sud del mondo oppure la separazione ideologica e politica tra Est e Ovest; la discriminante oggi sembra essere la possibilità o meno di muoversi liberamente oltre i confini nazionali, di abitare in paesi diversi dal proprio.

Per proteggere il benessere acquisito, si erigono barriere reali o simboliche, politiche o legislative fatte di muri invalicabili o di divieti. Il confine tra Stati Uniti e Messico e il Mare Mediterraneo ne sono un esempio significativo. Essi rappresentano due tipologie di frontiera diverse, ma ugualmente off-limits per i migranti, con tragiche conseguenze per molti.

Intervengono:

  • Cirila QUINTERO, ricercatrice presso El Colegio de la Frontera Norte (Mexico), Migración y Violencia en la frontera norte de México: una historia de segregaciones y violaciones
  • Antonio GOLINI, Professore emerito La Sapienza e Accademia dei Lincei Vecchi e nuovi “muri” per le migrazioni e per l’umanità
  • Alessandra DIODATI, Croce Rossa Italiana Gestione dei flussi migratori misti in arrivo nel sud dell’Italia: l’esperienza della CRI
  • Marco DE NICOLÒ, Università degli Studi di Cassino Muri contro il Sud del mondo
  • Modera il Dott. José Ángel OROPEZA, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

Per motivi organizzativi, è gradito cenno di adesione.

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