Giovane donna di Taurianova arrestata dai Carabinieri della Tenenza di Rosarno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 22 Febbraio 2017 , a Taurianova (RC), centro cittadino, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, i militari della Tenenza Carabinieri di Rosarno, agli ordini del Mar. Ord. Marco SCHIANO, e diretti dal Comandante della Compagnia di Gioia Tauro, Tenente Gabriele Lombardo, col supporto di personale della Compagnia di Taurianova, traevano in arresto, in flagranza di reato, P. Mariagrazia, di 23 anni, incensurata, perché, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, veniva trovata in possesso di grammi 85 circa di sostanza stupefacente del tipo Cannabis, suddivisa in ben nr. 11 dosi termo-sigillate e pronte immesse nel mercato locale della droga.
L’arresto è scaturito a seguito di un controllo effettuato dai militari presso l’abitazione della giovane donna poiché convivente di un soggetto, B.S., trentatreenne del luogo, già gravato da plurimi pregiudizi di polizia per reati della stessa specie, noto alle forze dell’ordine in quanto abitualmente dedito al traffico di sostanze stupefacenti. Quando i militari sono giunti all’interno dell’abitazione la donna, che si trovava da sola in casa, ha tentato di disfarsi della sostanza stupefacente illecitamente detenuta gettandola dalla finestra in un cortile adiacente all’abitazione. I Carabinieri, tuttavia, accortisi del gesto inconsulto, sono riusciti subito a recuperare la sostanza stupefacente, ancora avvolta in sacchetti in plastica e suddivisa in dosi, rinvenendo nelle vicinanze anche un bilancino di precisione, molto probabilmente utilizzato dalla coppia per la pesatura della sostanza da vendere. Il convivente però è riuscito a rendersi irreperibile per cui a finire in manette è stata solo la compagna che, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi (Rc), espletate le formalità di rito, è stata collocata in casa in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.