Alessandro Cardente di TraOrmina Forum: “Ieri a Taormina abbiamo ammirato un modello di società civile …”. Vera, la mamma di Giordana: “Voglio che gli sconti si facciano solo al supermercato e non quando bisogna punire un assassino”.
Il cadavere di Giulia Ballestri, 40 anni, è stato trovato con il cranio fracassato. Il marito Matteo Cagnone, dermatologo molto noto a Ravenna, è stato fermato a Firenze dopo un tentativo di fuga. La coppia si stava separando. Questa è notizia di oggi. L’ultimo di una lunga serie di casi di femminicidio avvenuti in Italia (95 le donne uccise dall’inizio del 2016, 80 per mano del proprio compagno).
Nelle stesse ore in cui si trovava il corpo massacrato a bastonate di Giulia Ballestri, si concludeva a Taormina una fiaccolata di uomini che sono scesi in piazza per dire “IO STO CON LE DONNE”, Stop al femminicidio, No alla violenza sulle donne. Un migliaio tra professionisti, operai, studenti … sostenuti da mogli, sorelle, figlie, fidanzate, hanno sfilato in corteo, il primo in Italia composto da soli uomini, con fiaccole in mano e con la mente alle povere donne vittime di balordi senza cuore. Sul palco della meravigliosa Piazza 9 aprile di Taormina, allestito dall’associazione TraOrmina Forum promotore dell’iniziativa con in prima linea il proprio presidente Alessandro Cardente, si sono vissuti momenti ad altissimo tasso emozionale fra flash mob, canti, danze, progetti, richieste, moniti e testimonianze di storie toccanti…
LE STORIE …come quella della mamma di Laura che suo marito ha ucciso per punirla e che avrebbe ucciso anche l’altra figlia se i fratelli più grandi non fossero intervenuti in tempo.
E poi c’è Vera, la mamma di Giordana, uccisa a 20 anni con 48 coltellate dal padre della sua bambina che adesso ha 5 anni. “Mia figlia non tornerà più da me – ha dichiarato mamma Vera – però voglio rispetto per queste morti, maggiore rispetto per le donne e soprattutto voglio che gli sconti si facciano solo al Supermercato e non quando bisogna punire un assassino”.
Storie terribili come quella della mediatrice culturale Tunisina, Omayma Benghaloum, uccisa a 33 anni dal marito perché voleva vivere a Messina con le sue 4 bambine.
LE PRESENZE. “Ieri a Taormina abbiamo ammirato un modello di società civile – ha dichiarato Alessandro Cardente . Rappresentanti del Centro Culturale Islamico di Messina hanno fatto un viaggio di 1 ora in pullman per raggiungere Taormina insieme a numerosi esponenti dell’Arcigay; insieme, nonostante le ideologie, culture e religioni diverse, hanno poi sfilato per un unico scopo, la tutela della donna. Presenti gli esponenti di oltre sessanta associazioni e movimenti, scuole e comuni, che hanno dato vita ad un evento storico, un evento dalle tinte surreali, nel quale il silenzio vissuto durante la fiaccolata o durate i video messaggi dei tanti vip che hanno aderito all’iniziativa, è stato un silenzio assordante che ha fatto notizia, un silenzio religioso, fatto di rispetto e riflessione, in contrasto con l’immagine dell’affollata, glamour e rumorosa Taormina estiva”.
E non a caso è stata scelta Taormina come sede dell’iniziativa “Io sto con le donne”. La città, infatti, è sempre stata culla di civiltà e luogo d’incontro di culture e popoli diversi, un laboratorio di convivenze prive di pregiudizio. “È un segnale forte che dal Sud ambisce a raggiungere, attraverso un percorso itinerante dell’Italia, l’estremo Nord del Paese – conclude Cardente – per sensibilizzare l’opinione pubblica contro queste violenze, questa non cultura intollerabile e vergognosa anche e soprattutto per noi uomini non violenti, che siamo la maggior parte, che ‘stiamo con le donne’”.
“Io sto con le donne” continua perché continua l’impegno dell’associazione TraOrmina Forum a tutela e a vantaggio delle donne. Alessandro Cardente, infatti, sarà relatore ad un importante convegno in programma giovedì 22 settembre a Roma organizzato dall’Istituto Europeo Pegaso dal titolo “Amori impossibili”. Lì porterà l’esperienza di “Io Sto con le donne”, da lì ripartirà la lotta, da lì la speranza.