I temi trattati: criminalità organizzata, corruzione, disoccupazione, cattiva amministrazione, sete di potere ma anche amore, passione e riscatto. Diventare registi è il sogno di tutti gli appassionati di cinema o teatro. In questo riesce ad esprimere le sue notevoli capacità artistiche il filmmaker messinese Antonello Piccione, realizzando una miniserie dal titolo “Giostra” costruita appositamente per il web. Il giovane Antonello Piccione, regista della web-fiction, si è occupato personalmente della scelta degli attori, la maggior parte tutti principianti e dalle facce qualsiasi facendo emergere in loro una vena recitativa sconosciuta e mai immaginata. La cinepresa si muove così come accade alla nostra vista quando camminiamo e l’impatto con questo film amatoriale è forte ed incredibilmente piacevole. “Giostra” è una miniserie dal sapore Pulp (genere che propone vicende dai contenuti forti come crimini violenti, efferatezze). Si compone inizialmente di cinque puntate della durata di circa dieci minuti l’una che si presentano come puntate pilota. Tratta dei vari problemi legati al territorio della città di Messina. Disoccupazione, corruzione, cattiva amministrazione, criminalità, sete di potere ma anche amore, passione e riscatto sono i temi approfonditi attraverso gli episodi. Si prevede di girare altre sette puntate, se naturalmente, vi sarà un buon riscontro dalla parte degli internauti. Gli intrecci principali ruotano intorno alle figure del personaggio di Luciano interpretato da Alberto Molonia e di Giuseppe interpretato da Luciano Cucinotta. Luciano è il boss del clan di Giostra, organizzazione criminale che è in conflitto con le organizzazioni cittadine ed extra-cittadine rivali. Dopo sette anni di carcere rimette in discussione tutta la sua vita. A causa del suo legame con la criminalità ha perso l’unica cosa importante della sua vita: Katya. Giuseppe invece è un giovane neolaureato in cerca di lavoro con evidenti difficoltà economiche. Questo lo porterà a legarsi al gruppo criminale dei Bausi, clan che è in guerra col clan di Giostra. Entrambi i personaggi, pur legati a dei gruppi, a causa del loro disagio personale, saranno portati ad isolarsi e cercare un’altra via: Luciano quella della redenzione, Giuseppe, quella della perdizione. Questo per dire che il crimine davvero non paga. Quello che ti porta via è incalcolabile. Lo capisce Luciano che cerca di uscire dalla malavita, lo capirà successivamente anche Giuseppe. “Per un film maker – dice Antonello Piccione – è importante iniziare comunque, nonostante le notevoli difficoltà tecniche ed economiche. Dare questo primo importante segnale alla gente, agli attori, ai tecnici e perché no, anche a me stesso è come affermare che non è vero che in questa città non si può fare niente. Tutto quello che viene creato, viene fatto senza alcun appoggio istituzionale o privato. Alle spalle non vi è alcuna produzione. Sicuramente, avere uno sponsor ci avrebbe aiutato veramente tanto. Si sarebbe garantito entusiasmo e voglia di fare. Importanza fondamentale è aver creato dal nulla un buon gruppo di lavoro, dall’operatore Alessio Rampello agli attori tutti, i quali si sono affidati a me. Il germe della passione ha fatto si che si esprimessero con molta naturalezza, immedesimandosi in personaggi come se avessero vissuto realmente quelle scene. In qualità di autore, credo che si possa ottenere un buon risultato se il progetto viene curato e portato avanti anche con l’aiuto di una produzione seria, che lo possa amare come noi lo amiamo. “ Consigliamo, pertanto, a tutti di vedere la prima puntata di “Giostra” dal titolo “Uno sporco lavoro”, che nonostante sia pubblicato da poco sul web ha già avuto oltre 800 visualizzazioni. Il filmato è raggiungibile con Google cercando “Episodio 1 – Uno sporco lavoro”oppure su You Tube tramite il seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=tep9I_juPps&feature=player_embedded
Buona visione a tutti..
Tempostretto.it – Tito Lanciano