Ricerca e impresa a confronto: questo il senso dell’incontro organizzato da CalabriaInnova che si è svolto oggi 18 maggio presso lo stand della Regione Calabria al Salone del Libro di Torino. Un talk appassionante dal titolo “La rete della ricerca e del futuro” che, dopo l’introduzione di Antonio Idone vicepresidente di Fincalabra S.p.A. e di Antonio Mazzei della direzione di CalabriaInnova, ha visto come protagonisti Sandra Savaglio, astrofisica calabrese e ricercatrice presso il prestigioso Max-Planck Institut di Monaco di Baviera, e Paolo Gubitta dell’Università degli Studi di Padova e della Fondazione Cuoa.
Una ricercatrice di successo e un economista esperto di organizzazione e innovazione aziendale insieme, per far emergere l’urgenza di uno scambio permanente tra le politiche di sostegno alla ricerca e quelle per l’innovazione delle imprese. Se da un lato, infatti, essere ricercatori in Italia offre poche opportunità, dall’altro l’investimento nella ricerca è per le aziende la condizione essenziale per sostenere il vantaggio competitivo nell’attuale scenario economico.
Sandra Savaglio ha raccontato al pubblico la sua esperienza nel contesto della ricerca italiana e europea: «Oggi fare ricerca scientifica vuole dire essere coinvolti in grandi collaborazioni internazionali. Quindi mai bloccare la fuga di cervelli, piuttosto bisogna favorirne la circolazione». Poi ha concluso: «Il nostro Paese è in grave ritardo da questo punto di vista. Quello che deve fare, urgentemente, è individuare le dinamiche della globalizzazione e adottarne in pieno i principi base. La ricerca italiana, che resiste nonostante i miseri mezzi, si sta avvicinando al punto di non ritorno, ma i modi per evitare il disastro ci sono».
Paolo Gubitta, invece, presentando in anteprima nazionale il suo libro in uscita per Marsilio “Lepri che vincono la crisi. Storie di aziende (quasi medie) vincenti nei mercati globali”, ha raccontato i casi di aziende che non hanno subito questa crisi anche grazie al trasferimento tecnologico e all’innovazione organizzativa e di prodotto. «La mia ricerca» ha sottolineato Gubitta, «suggerisce che per battere la crisi serve un mix equilibrato da un lato di competenze non improvvisate e creatività nei modelli di business e dall’altro di capitali finanziari. Questo succede sia nelle moderne realtà manifatturiere sia nelle aziende ad elevato contenuto di tecnologia e innovazione. Se le cose stanno così, è indispensabile trovare il modo per un dialogo fruttuoso tra istituzioni di ricerca, sistema finanziario e imprese. È frequente trovare persone che hanno le idee giuste e le competenze adeguate, ma che non hanno il becco di un quattrino. Le azioni di sistema devono far in modo che arrivino i capitali nelle mani di queste persone, che sono buoni imprenditori».
Un incontro, quindi, voluto fortemente da Mario Caligiuri, assessore alla Cultura della Regione Calabria, a conferma di quanto “sia necessario e importante il ruolo che CalabriaInnova sta svolgendo per la Calabria al fine di creare concrete opportunità di collaborazione fra ricercatori e imprese, oltre che nel potenziare una rete di rapporti a livello nazionale e internazionale. Per costruire una Calabria in grado di far parlare di sé per le sue eccellenze”.