Sorpresa per i turisti, al solito numerosi, giunti ieri a Stilo per visitare la Cattolica. Un avviso affisso sul cancello d’ingresso informava che: «Oggi 12 febbraio la visita è consentita dalle ore 12 alle ore 18. Per gli altri giorni riprende l’orario normale. Inverno 8-18, da aprile a settembre 8-20». Il ministero per i Beni e le attività culturali aveva inviato ai propri dipendenti, la scorsa settimana, una circolare dell’avvenuto accordo con i sindacati in merito al superamento del numero di turni festivi. Pare che il Comune di Stilo non abbia ricevuto nessuna informazione. Nella circolare si legge che «rilevata la necessità, per sopravvenute esigenze di organizzazione del lavoro e al fine di consentire l’apertura dei luoghi della cultura di elevare alla metà dei giorni festivi dell’anno il numero dei turni festivi». L’accordo prevede che i dipendenti non possono superare più di un terzo dei festivi. Il provvedimento è dovuto alla mancanza di risorse e alla carenza di personale. Alla Cattolica lavorano tre dipendenti, mentre l’organico dovrebbe essere di sei.
Il sindaco di Stilo, Giancarlo Miriello, che come ogni domenica visita i vari monumenti della cittadina e non ne sapeva nulla, non l’ha presa bene. «La Cattolica – ha detto – è alla base del nostro turismo e dà linfa alla nostra economia. Non è accettabile vederla chiusa proprio di domenica. Informerò anche il prefetto, il ministero sta danneggiando Stilo. La settimana prossima mi farò sentire con Roberto Bianchini, soprintendente per i Beni Architettonici, che interverrà al convegno sui beni artistici organizzato dal Comune. Se il ministero ci avesse informato – conclude Miriello – avremmo potuto fare un accordo e gestire noi la Cattolica creando nuovi posti di lavoro, e a a Stilo abbiamo tanti ragazzi abilitati nel ramo. E ricordo che lo scorso hanno, in estate, la Cattolica è rimasta “imbracata” per lavori alle cupolette, il che comportò una forte diminuzione di turisti».
Gazzetta del Sud del 13.02.2012 – Ugo Franco