Stabilizzazione precari comune Messina, Calogero Emanuele (Cisl Fp): “Si lavora nelle stanze segrete per cambiare le carte in tavola. Il direttore generale faccia chiarezza al tavolo ufficiale”. La cisl funzione pubblica, è per la contrattualizzazione a 36 ore. “ma bisogna fare i conti con le risorse e con la normativa”
“Mentre si lavora per attivare le procedure per la stabilizzazione dei precari alcuni sembra lavorino consapevolmente o inconsapevolmente per confondere le carte e quindi rinviare tutto al 2016”. È dura la posizione di Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fp, in merito alle ultime notizie sulla procedura di stabilizzazione dei precari del Comune di Messina.
“Vogliamo – afferma – una contrattualizzazione massima non a 36 ore, di più, per tutti. Ma bisogna fare i conti con le risorse. Il sospetto, più che fondato, è che si vogliono ingarbugliare i percorsi per non decidere nulla, come qualche grillo parlante fa trapelare nei corridoi di Palazzo Zanca. Purtroppo i muri di Palazzo Zanca parlano e nelle segrete stanze, in barba a qualsiasi accordo raggiunto al tavolo di contrattazione, si fanno giochi incomprensibili per avere la primogenitura”.
Per la Cisl Fp la prima responsabilità è da addebitare al Direttore Generale che non riesce a sostenere i percorsi possibili, sminuendo, di fatto, il lavoro svolto dagli uffici e dal tavolo di delegazione, ingenerando dubbi e perplessità sulla veridicità dei conti.
“Ci chiediamo, a questo punto, che validità hanno le dichiarazioni di stampa dello stesso Direttore Generale che ha sbandierato ai quattro venti il risultato raggiunto e condiviso dalle organizzazioni sindacali. Se è possibile riconsiderare la contrattualizzazione per un numero di ore superiore, perché non è stato detto al tavolo di confronto, peraltro chiesto a gran voce da tutti i sindacati?”.
Calogero Emanuele precisa come “la stabilizzazione dei precari, pur se procedure speciali, è sempre un procedura concorsuale esterna ove, se in possesso dei requisiti, tutti i precari dell’Ente possono partecipare e non si possono prefigurare percorsi riservati all’uno o all’altra platea. Ma – aggiunge – forse qualcuno lo dimentica”.
“Ipotizzare contrattualizzazioni diversificate significa creare confusione e ingenerare sfiducia e incomprensioni tra le diverse componenti di precari: ex art.23, legge 21, Asu, vigili contrattisti – continua il segretario provinciale della Cisl Fp – Non sappiamo a questo punto se l’Amministrazione voglia veramente attivare le procedure per la stabilizzazione”.
La Cisl Funzione Pubblica pretende chiarezza da parte del Direttore Generale sulle reali intenzioni dell’Amministrazione, sia sui precari che sui 32 vigili ma anche sulla opportunità di poter effettuare percorsi di progressioni di carriera interna. “Serve fare chiarezza sui conti, sulle risorse effettivamente disponibili con il confronto. E non unilateralmente o tra pochi intimi”, conclude Emanuele.