Perché le rotatorie, quelle poche che ci sono, le hanno quasi tutte piazzate tra il centro e la zona nord? Anche la zona sud ne ha “diritto”, e lo reclama a gran voce il consiglio della II Circoscrizione che ha adottato una delibera molto importante per dare una smossa al Comune, dopo aver dibattuto intensamente per mesi sul problema-traffico e aver trovato uno studio già pronto.

Di cosa si tratta? Ecco: qualche tempo fa pubblicammo uno studio molto interessante sulle rotatorie da collocare in città dell’ing. Eugenio Bitto, un esperto e noto professionista: idee pratiche, chiare e attuabili per snellire ovunque il traffico. Dopo la pubblicazione dello studio sulla “Gazzetta” il presidente del 2° Quartiere Giovanni Di Blasi (non è stato comunque il solo), contattò proprio l’ing. Bitto per discutere delle proposte che riguardavano il quartiere della Calispera. È nato così qualcosa di serio, a costo quasi “zero” che potrebbe essere attuabile in tempi brevi.

«I punti critici – dichiara il presidente Di Blasi -, possono essere identificati nel sito di Largo La Rosa, nella parte a valle dello svincolo S. Filippo e, più in generale, in tutta quell’arteria principale rappresentata dalla via Adolfo Celi e in prosecuzione nella ex Ss 114». In generale si tratta di rioni che hanno subito una «continua ed indiscriminata espansione residenziale e commerciale» senza però «un adeguato innalzamento dei servizi, primo fra tutti la realizzazione di nuovi progetti viabili che possano consentire un migliore snellimento del traffico».

Tutto quello che ha proposto il consiglio della 2° Circoscrizione in questi anni tra delibere e svariati documenti sulla viabilità è rimasto chiuso nei cassetti comunali per un motivo ben preciso: non c’è un euro. E largo La Rosa a Minissale, punto cruciale della viabilità della zona sud perché è l’unica strada d’ingresso e d’uscita per questa parte della città – prosegue Di Blasi -, è ormai terra di nessuno: la mancanza di controllo da parte della polizia municipale e l’inesistente regolamentazione viabile, genera, giornalmente, continui insopportabili ingorghi di autovetture.

L’altra area critica che segnala il 2° Quartiere nella delibera adottata è il tratto di via Adolfo Celi (la ex Ss 114) all’altezza dello svincolo autostradale di S. Filippo, che si trova al centro di ben nove impianti semaforici che non aiutano affatto a snellire il traffico ma al contrario producono intasamenti ed ingorghi.

Quindi a largo La Rosa e allo svincolo di S. Filippo due rotatorie ci cascano “a fagiolo”, ma nulla è stato fatto fino ad oggi per «i troppi tentennamenti delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni e la mancanza di volontà di porre l’attenzione sulla gravissima problematica viabile lungo la ex Ss 114». Questa delibera è stata spedita la settimana scorsa al sindaco Buzzanca, all’assessore alla Mobilità urbana Capone, al Dipartimento viabilità. Perché? «Affinché vengano reperite le necessarie risorse per attuare i doverosi progetti viabili nel tratto tra largo La Rosa ed il bivio per Minissale e nella parte a valle dello svincolo S. Filippo». Speriamo che questa volta si faccia qualcosa anche nella zona sud.(n.a.)

Fonte: Gazzetta del Sud

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