Pure per diffondere il fatto che il nome “Italia” sia nato in Calabria tra i golfi di Squillace e di Lamezia quasi 3500 anni fa.
Le notizie sono due. La prima sta nell’atto ufficiale con cui l’Amministrazione comunale di Squillace (CZ) del sindaco dott. Pasquale Mùccari, su proposta dell’assessore alla Programmazione e Turismo dott. Franco Caccia, sia stata la prima in Italia che abbia istituito un “Centro studi e ricerche sulla Prima Italia” con delibera di Giunta n. 26 del 14 aprile 2021. La seconda sta nel fatto che un ente periferico della Repubblica Italiana, come il Comune di Squillace, faccia riferimento alla nascita dell’Italia proprio nell’istmo Squillace-Lamezia ad opera di re Italo (la cui esistenza è databile verso la metà del 2° millennio a. C. ovvero 16 generazioni prima della guerra di Troia (che pare sia avvenuta attorno al 1250 a.C.).
Data la particolare importanza di tale deliberazione, è utile trascriverne le premesse che hanno portato alla creazione di tale Centro studi e ricerche sulla Prima Italia: << La città di Squillace affonda le sue origini nel periodo storico in cui nell’istmo di Squillace-Lamezia re Italo contribuì a migliorare la qualità della vita delle popolazioni enotrie, allora residenti, che da lui presero il nome di Itali.
Nacque così quella che alcuni storici greci chiamarono PRIMA ITAIA, per indicare il nucleo originario dell’Italia, nome che in seguito si estese all’intera penisola. Gli studiosi di professione hanno lasciato un vuoto di conoscenza su un periodo e su un lembo d terra che, nonostante le ridotte dimensioni, ha avuto un impatto decisivo nella creazione di un’etica italica riconosciuta come superiore da personaggi quali Pitagora e Aristotele, i quali hanno messo in luce le forme di vita sociale ed economica all’avanguardia in quel periodo>>.
Così, il documento precisa che << la riscoperta e la valorizzazione dell’identità come anche le antiche radici rappresentano i pilastri dell’azione di promozione culturale e turistica di Squillace, portata avanti dall’Amministrazione comunale. La quale intende favorire la creazione delle migliori condizioni per avviare un nuovo e coinvolgente lavoro di ricerca e di studio sulla storia antica di Squillace e del suo comprensorio, attraverso l’istituzione di un “Centro studi e ricerche sulla Prima Italia” >>.
La stessa delibera individua nel prof. Armin Wolf (storico e docente all’Università di Heilderberg con al suo attivo vari studi e libri sulla Calabria) il presidente onorario del Centro, mentre ne designa il dott. Salvatore Mongiardo (filosofo e scolarca della nuova Scuola Pitagorica di Crotone) come direttore scientifico.
L’avv. Giovanni Balletta di Catanzaro, storico e presidente dal 2004 dell’associazione culturale “Calabria Prima Italia” si è detto lieto di tale istituzione cui augura il migliore successo.
Il dott. Domenico Lanciano, precursore ed apostolo della diffusione della Prima Italia fin dal 1983, si è dichiarato disponibile a collaborare al massimo possibile e, intanto, si augura che, come inizio, tale Centro possa portare alle stampe lo strategico libro di Gertrude Slaughter “Calabria the first Italy” (edito negli USA nel 1939) già pronto nella traduzione in italiano della professoressa Sara Cervadoro, sicuro che tale lavoro possa dare un forte impulso alla maggiore e migliore conoscenza della Prima Italia.