Consegnati giorno 19 dello scorso mese, per essere ultimati il 17 maggio 2010, sono stati avviati a Marina di Caulonia i lavori di ricostruzione e stabilizzazione della spiaggia prospiciente i resti della passeggiata a mare. Nello specifico si tratta di opere il cui intervento si prefigge la creazione di una barriera paraonde in cemento armato. Il muro, “fondato” su piloni, dovrà essere attrezzato da costruzioni di salvaguardia «radente e filtro antisifonamento in scogli naturali». È anche programmato il ripristino di «un tratto di colatore scatolare», sempre in cemento armato, bloccato dal muro medesimo. L’opera, finanziata dalla Regione per 282.693 euro, oltre agli oneri di sicurezza fissati in poco meno di 9 mila euro, fa parte dell’Accordo di programma quadro e si estende da poco oltre la foce della fiumara Amusa verso la zona più centrale di quel che resta del lungomare spazzato via quasi del tutto dalla violenza delle onde lo scorso inverno. Violenza che, lungi almeno per ora dall’essere distruttiva come un anno addietro, si è già fatta sentire anche in questo primo scorcio di brutta stagione. Tant’è che i lavori sono già stati sospesi. Una scelta di tempi, per l’esecuzione dell’opera di salvaguardia, in effetti un po’ tardiva e comunque poco opportuna, tenuto conto della sistematicità del marosi tra dicembre e aprile. Un altro cantiere, in sostanza – dopo quelli dell’affresco bizantino e della messa in sicurezza della rupe al centro storico, e di piazza Bottari a Marina di Caulonia, tanto per fare qualche esempio – aperto e chiuso.
Gazzetta del Sud del 17.12.2009 – Armando Scuteri