Fontana di SpadaforaI danni del maltempo imperversato il sei marzo non hanno risparmiato alcuni gioielli storici di Spadafora: una delle due fontane adiacenti il Castello e risalenti al 1750 è stata assalita dalle intemperie ed ha subìto notevoli deterioramenti, mentre l’altra è stata rovinata dal passaggio di un camion, essendo ubicata nelle vicinanze della Strada Statale 113; inoltre si è frantumato lo stemma araldico dei Baroni Spadafora posto su una delle pareti nel maniero. Immediato l’allarme lanciato dai componenti della locale Pro Loco: il presidente, Geom. Antonino Scibilia, cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica partendo dalle scuole, che si sono dimostrate volenterose a finanziare un progetto di restauro per riportare tutto il contesto storico costituente il polmone verde della cittadina al rilancio sotto il profilo turistico e culturale; il Dr. Piero Giacobello, vicepresidente provinciale U.N.P.L.I., ha recuperato insieme al Geom. Scibilia e ad un passante i resti dello scudo gentilizio auspicando il pronto restauro e la sua collocazione dentro il piano nobile del fortilizio, preferibilmente su uno dei due caminetti ivi presenti, la creazione di due copie dello stesso da porre nei posti, in cui erano situati gli originali, e si riportano le fontane al suo antico splendore.

Il recupero, la conservazione e la valorizzazione dovrebbero rappresentare i punti di forza e rilancio per quei Comuni, che, volendo combattere realmente la crisi, si propongano un serio piano di redditività, che alle nostre latitudini passa solo ed esclusivamente grazie al turismo ed alla cultura.

 

Foti Rodrigo

 

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