Di seguito la nota diffusa dal Gruppo Calabria al Centro a firma del capo gruppo Salvatore De Biase: << Che fine ha fatto l’impegno assunto da parte del Ministro alla Giustizia Andrea Orlando, in ordine all’apertura del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, nella città di Lamezia ?? Ministro, mantenga la parola !!! Questo è l’appello che Lamezia rivolge al titolare del Ministero.
Certamente lametini si interrogano e chiedono : Quali speranze continuare ad avere, per vedere considerata la sede Carceraria lametina, quale struttura strategica in un percorso carcerario adeguato, di prospettiva, vista l’emergenza carceraria in atto ??
Il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, manterrà quanto promesso a sua volta, ripagando, almeno in parte, il nostro territorio per lo strappo violento perpetuato con il trasferimento del carcere lametino ?
A fronte di tutto ciò, nessuno punti il dito sul campanilismo , perché così non è !!! Campanilista è colui che difende il proprio territorio ??? Allora lo siamo tutti !!
Intanto, Lamezia perde il Carcere e l’Amministrazione Penitenziaria sceglie di allocare in questo territorio la propria struttura , dunque perché non ambire ??
Perché non perorare e non battagliare per avere comunque l’ex sede carceraria a Lamezia osservandola e destinandola magari come detenzione al femminile ??
Oltretutto secondo parametri ufficiali, nel sud, e non solo, le carceri sono strapieni, stracolmi e Lamezia è sede ambita ed utile allo scopo. Lamezia indubbiamente offre garanzie e strutture, con servizi territoriali adeguati, e la sua centralità, è motivo di risparmio di tempi e facile raggiungibilità per l’intera Calabria, ed allora perché ostacolarla nel ruolo e nelle sue naturali funzioni??
Sicuro c’è che il Ministero, scegliendo Lamezia otterrebbe un risparmio economico da considerare. L’ultimo Consiglio comunale, tenutosi a proposito, ha dettato alcune linee emergenziali specifiche, ed atte a recuperare quanto promesso, atteso e perduto.
Per questo la città non può stare nel silenzio, mentre sottobanco, forse, alcuni agiscono alle sue spalle. Insomma, brucia ancora l’operazione chiusura del Carcere lametino, per come si è consumato , ma altrettanto dovuta è la difesa della scelta di trasferire a Lamezia la funzione Direzionale dell’amministrazione Penitenziaria, senza ma e senza se.>>