carabinieri enelNel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli hanno tratto in arresto G. Emanuele, di anni 34, residente a Cicala (CZ), con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica.

I militari della stazione di Carlopoli, in particolare, impegnati in servizio di controllo del territorio e coadiuvati, per l’occasione, anche dai militari della compagnia speciale di Vibo Valentia, decidevano di effettuare una serie di controlli in alcuni esercizi commerciali siti in Carlopoli (CZ) e Cicala (CZ) finalizzati a verificare eventuali allacci abusivi alla rete elettrica, in considerazione del fatto che nelle settimane precedenti erano state segnalate, da parte del personale dell’Enel, alcune anomalie nei consumi di energia elettrica da parte sia di esercizi pubblici e che di privati.

Nel corso della verifica ad uno dei bar insistenti nel comune di Carlopoli, i militari avevano modo di verificare che il contatore ENEL dell’esercizio era disattivato e con l’interruttore su “off”, ma ciò nonostante tutte le luci e gli elettrodomestici installati erano al momento perfettamente funzionanti e utilizzati dallo stesso proprietario nonché gestore del bar.

Contattato il personale Enel per una verifica tecnica necessaria, i militari avevano modo di constatare che uno dei sigilli di una cassetta di derivazione ENEL posizionata sopra il contatore era stata manomessa. All’interno di detta cassetta erano stati allacciati due grossi cavi che, attraverso un grosso foro praticato in un muro, erano stati dirottati all’interno del bar andando ad alimentare l’intero impianto elettrico dell’esercizio commerciale, ivi compresa una piazzola esterna di pertinenza che veniva utilizzata dallo stesso gestore nel periodo estivo.

È stato dunque possibile da subito accertare che il danno era di notevole consistenza se si pensa che il prelievo abusivo dell’energia dalla rete di distribuzione avveniva senza alcun onere per l’intero bar e le relative pertinenze, con utilizzo di numerosi elettrodomestici che, evidentemente, hanno generato nel tempo un consumo energetico di assoluta rilevanza.

Il soggetto veniva così arrestato con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica e immesso al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo celebrato in data odierna con la convalida dell’arresto e rimessione in libertà del condannato con pena sospesa.

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