20.01.2010 – La struttura entrerà in funzione per metà marzo. L’intenzione è quella di impiegare personale locale Maria Anita Chiefari Soverato «L’Acquario di Soverato sarà un meeting point per l’intera regione». Lo ha sostenuto il sindaco Raffaele Mancini, nella riunione pre-operativa sull’apertura dell’acquario e sulla sua gestione, svoltasi ieri mattina in sala Giunta. Nell’incontro sono stati quantificati i costi di mantenimento della struttura: energia, pulizia, manutenzione, rifornimento dei pesci, costi del personale. Massimo impegno del team coinvolto per trovare le forme di entrate, tipo: il turismo scolastico, la piscina galleggiante vicino al mare, darsene, entrate nei circuiti e nei pacchetti turistici. L’inaugurazione della struttura acquatica è prevista per metà marzo, periodo in cui si dovrebbero inaugurare tutte le vasche o, quantomeno, la maggior parte di esse. Domani mattina è previsto un collegamento Rai per presentare la struttura e per iniziare la campagna di lancio, mentre per venerdì mattina è in programma, sul posto, la prima riunione operativa con tecnici, esperti, dirigenti e operatori comunali, impiantisti e ditte coinvolte. Nella stessa giornata ci sarà un incontro con l’on. Michele Traversa e il presidente della Provincia Wanda Ferro, per siglare un accordo, per la creazione di una fondazione, che consentirebbe l’afflusso di finanziamenti provinciali nella gestione dell’acquario. Mancini intende suddividere i costi della struttura, per gravare in minima parte sulle casse comunali, attingendo, oltre che dal bilancio della Provincia, da quello regionale e dai fondi europei. Il primo cittadino ha preteso che dopo una fase di “start up”, orientativamente di 180 giorni, dovrà essere impiegato personale del luogo, formato dalle ditte che seguiranno le fasi iniziali. Nell’ambito dell’organico del Comune, sono stati individuati degli operatori, tra cui un impiantista e un tecnico specializzato. Le figure professionali iniziali saranno un chimico e un laureato in Scienze Naturali, che verranno scelti nel rispetto delle pari opportunità. Si dovrà inoltre istituire una cooperativa di giovani esperti in lingua inglese, che saranno le guide e hostess. Tra gli imminenti progetti, un punto di ristorazione tra la sede dell’Afadi e il minigolf (altra novità), dove sarà ubicata una paninoteca. Per quanto riguarda il nutrimento dei pesci è stata interpellata l’associazione dei pescatori che fornirà il necessario. «Sono tanti i discorsi aperti – ha spiegato Mancini – per la valorizzazione dell’acquario di Soverato. Il monitoraggio delle acque calabresi dovrà partire da qui, in modo da garantire un’attività di studio e di ricerca. Sto lavorando sulla possibilità reale di realizzare qui da noi il Master di “Tossicologia ambientale” per presentare il gioiello di cui disponiamo. Sono in contatto con l’acquario di Genova per costituire una sorta di gemellaggio e di collaborazione. Non è escluso che interpelli anche quello di Cesenatico, perché abbiamo bisogno di confrontarci. Un discorso aperto anche con l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, in particolare con la facoltà di Chimica, e un altro con il presidente del Parco Marino, Michele Drosi, che mi consentirebbe di trovare altri canali di finanziamento. Stiamo cercando di potenziare non solo l’impiantistica, ma anche tutti i comfort, i servizi annessi, l’estetica con l’inserimento di pitture e sculture. Sto puntando per l’avvio della struttura ad un contratto a scalare per quanto riguarda i costi per cercare di diventare col tempo autonomi e far diminuire le spese. L’acquario deve vivere nel tempo».
Gazzetta del Sud del 20.01.2010