Il sindaco: è importante potenziale la dotazione del patrimonio ricettivo non solo alberghiero. Dibattito politico cittadino incentrato sulla redazione del nuovo Piano strutturale comunale. Dopo i vari incontri che si sono succeduti negli ultimi mesi tra amministratori locali e imprenditori, sembra che si stia giungendo a un punto di convergenza: quello di destinare l’area di località Turrati alle nuove costruzioni di ricettività turistica e alberghiera. Sicuramente, il dibattito proseguirà nel corso della prossima seduta di consiglio comunale e il gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Raffaele Mancini, dovrà fare i conti con le eccezioni che saranno sollevate dalla minoranza. In particolare, sulla destinazione d’uso dell’area e sull’impatto ambientale che le strutture avranno sulla globalità del territorio. In proposito, in più occasioni, sia il capogruppo di “Centro sinistra progetto per Soverato”, Claudio Rombolà che gli altri consiglieri d’opposizione avevano fatto presente, ai colleghi della maggioranza, di non essere d’accordo con l’idea che nel quartiere Turrati, dovessero sorgere i nuovi alberghi. L’argomento, che suscita particolare interesse non solo negli ambienti politici, ma anche tra gli imprenditori del settore turistico, è destinato a trovare un punto di svolta prima che inizi la stagione estiva. Una corretta pianificazione consente di giungere non solo a trovare un accordo per migliorare e implementare la ricettività alberghiera, ma anche a far decollare l’industria delle vacanze nel territorio del basso jonio soveratese. Nella bozza d’indirizzo al Psc, sono state effettuate delle modifiche in materia di risparmio energetico, recupero del patrimonio edilizio esistente e consumo di suolo urbano, con un occhio di riguardo al rispetto del piano di assetto idrogeologico. Il sindaco Mancini, in proposito, è già al lavoro per creare una mappa del rischio che guiderà interventi strutturali di azione pubblica, promuovendo lo spostamento di volumi edificati da zone non sicure su aree sicure, eliminando situazioni di degrado conseguenza di eccessiva consistenza edilizia mediante processi di ristrutturazione urbanistica con il ridisegno di quartieri e processi di rigenerazione edilizia con la demolizione di edifici datati, e la ricostruzione di edifici perfettamente efficienti dal punto di vista sismico ed edilizio. Non solo ricettività alberghiera, dunque, nel nuovo piano strutturale comunale, ma anche rispetto del piano di assetto idrogeologico e tutela della salute pubblica dal punto di vista igienico – sanitario. Al riguardo è prevista la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione consortile in altra sede, quale la zona di Turriti o addirittura in un altro comune consorziato e saranno convogliati i liquami verso il depuratore di Soverato Sud, adeguatamente ampliato. «È indispensabile – ha sottolineato Raffaele Mancini – stimolare la trasformazione del patrimonio edilizio sotto utilizzato (quali le seconde case) in patrimonio turistico – ricettivo, alberghiero ed extra alberghiero, regolamentando agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione. Andranno favorite le realizzazioni di agriturismo nelle zone che da Soverato Superiore guardano Soverato Vecchia».
Gazzetta del Sud del 4.2.2010 – Cesare Barone
(Immagine dalla rete)