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L’emergenza rimane comunque sempre dietro l’angolo in attesa di una soluzione definitiva Maria Anita Chiefari Soverato Questa notte i dipendenti della “Schillacium” hanno cominciato a raccogliere i rifiuti solidi urbani e la città di Soverato ha riacquistato un aspetto più dignitoso sin dalle prime ore dell’alba. In attesa della riapertura della discarica di Pianopoli sono infatti arrivati quattro container, che verranno riempiti di spazzaturae che verranno poi svuotati in altri siti individuati dalla società mista che si occupa proprio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Si è arrivati a questa svolta, perché il Comune di Soverato, al termine di un lungo e non semplice incontro tra le parti protagoniste della vicenda, ha sbloccato una mensilità dovuta ai dipendenti. Si è trattato di un pagamento per 73.135 euro, che equivale ad una sola rata, in particolare al pagamento della fattura n. 110/11. Era necessario consentire la ripresa del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e spazzamento. Servizio da giorni sospeso per scongiurare ogni pericolo sulla salute e sulla igiene pubblica dei cittadini. Anche se la raccolta dei rifiuti è stata comunque effettuata nei giorni scorsi nelle zone considerate “sensibili”, ovvero scuole, caserme, chiese ed ospedale. I 73.135 euro sono stati detratti da alcune somme vincolate sul conto tesoreria dell’ente. Tale conto era stato bloccato tempo addietro dalla notifica di due atti di pignoramento presso terzi provenienti dalla “Sorical” e dall’Agenzia dei Tributi per debiti pregressi. Pignoramento che, come è noto, ha di fatto paralizzato tutti i pagamenti. A questo va aggiunto che i dipendenti del Comune di Soverato avanzano la mensilità di ottobre e, nel frattempo, sta maturando anche quella di novembre, per non parlare dell’arretrato di luce, di mensa e di forniture varie. Come si dice in gergo “siamo alla frutta”. In questa nuova situazione d’emergenza, però, l’amministrazione Taverniti ha tenuto fede agli impegni ed ha messo a punto strategie risolutive. «Ci siamo attivati per pagare i debiti del Comune relativamente a somme dovute e non corrisposte per alcuni servizi essenziali. Da da quando ci siamo insediati – ha così tuonato il primo cittadino di Soverato, Leonardo Taverniti- io non faccio clientelismo, non miro a poltrone alla Provincia o alla Regione. Vorrei solo amministrare la mia città nel migliore dei modi». «Vi è stato un grande senso di responsabilità – ha così proseguito Taverniti – da parte della società mista e l’intenso dialogo tra le parti sta portando buoni frutti. È chiaro che è auspicabile una organizzazione ottimale della “Schillacium”, che così non può e non deve ovviamente andare avanti. L’importante è risolvere il problema. La soluzione che si potrà trovare sarà però possibile solo nel momento in cui avremo la disponibilità economica». Le polemiche, però, proseguono e anche i cittadini sono stanchi visto che molti di loro la Tarsu (ovvero il balzello sui rifiuti) la pagano e pretendono il servizio di raccolta e di riciclaggio. In questi giorni la “perla dello jonio” è stata umiliata, ma adesso dovrebbe tornare il sereno e non bisognerà più “tapparsi il naso”.

Gazzetta del Sud – Maria Anita Chiefari

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