Si profila un week-end impegnativo per Re-act, residenza teatrale a Soverato, che dopo aver portato in giro per la Calabria il racconto appassionato e tragico de “Il silenzio dei vivi”, ritorna nella sede naturale con due avvenimenti diversi per quanto interessanti. Domani sera (1 marzo, ingresso 6 euro, inizio ore 21), in esclusiva provinciale verrà proiettato «Aspromonte», opera prima del regista italo-tunisino Hedy Krissane, tratta da un soggetto di Tonino Perna, prodotta da Publiglobe Picture e distribuita da Cineclub Internazionale Distribuzione, con la partecipazione e la presenza presso il teatro comunale del popolarissimo cabarettista Franco Neri che introdurrà la serata.
La pellicola – la prima a essere interamente prodotta e distribuita da imprese calabresi – s’inserisce nella scia positiva delle commedie ambientate nel Meridione e premiate dal grande pubblico. Girato in Aspromonte, noto anche per essere stato teatro di tristi fatti di cronaca e nell’immaginario collettivo ricondotto a rapimenti e latitanti, il film gioca sull’equivoco e i pregiudizi nei confronti del Sud e dei suoi abitanti, svelando una Calabria diversa e inedita, traboccante di verde e di storia.
“«Aspromonte», dietro un tono scanzonato e leggero-ribadisce il condirettore artistico Emanuela Bianchi- condivide messaggi socio-culturali molto importanti, svelando una regione la cui bellezza naturale teme davvero pochi paragoni. Si tratta di una pellicola impegnata ma allo stesso tempo leggera e divertente, che però non vuole negare l’evidenza di certe problematiche.”
Il film – grazie anche al coinvolgimento di Fondazione Calabria Film Commission, Provincia di Reggio Calabria, Corpo Forestale dello Stato, Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, GAL Batir (Gruppo di Azione Locale Basso Tirreno Reggino) – rende finalmente giustizia ad alcuni fra i panorami più belli d’Italia.
Il giorno dopo stesso orario e luogo (ingresso da 6 a 10 euro), come detto l’ennesima fortunata replica de “IL SILENZIO DEI VIVI”, che dopo aver attraversato le province di Cosenza e Vibo, torna nel catanzarese per ritrovarsi ancora fra i ragazzi, rammentando insieme a loro uno dei momenti più nefasti nella storia dell’uomo. “La nostra storia-ricorda il regista Giovanni Carpanzano- è ancora flagellata da guerre e spargimenti di sangue che per fortuna non hanno più toccato la drammaticità e le tragedie che si consumarono fra il 1939 e il 1945 con l’assurdo genocidio della popolazione ebrea nei lager nazisti. Una vicenda assurda, un dato deve continuare a far riflettere per garantire che non venga rimosso dalla memoria ciò che è stato, perché il ricordo possa essere un monito a non dimenticare per le nuove generazioni.”
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