Una storia che ci costringe a meditare su come viene gestita la sanità in Calabria, raccontata dal Sindaco di Soverato Ernesto Francesco Alecci.
Nel raccontare la storia, che interessa la sanità calabrese, Ernesto Francesco Alecci, Sindaco di Soverato evidenzia un forte senso di disappunto e delusione. Da tempo in prima linea dando il massimo per arginare il contagio del virus tra la comunità che rappresenta. Gli sforzi del giovane Sindaco, comunque, non sono passati inosservati: le sue ordinanze e i suoi provvedimenti, a volte, hanno anticipato le successive disposizioni del governo.
Di seguito il racconto del Sindaco Alecci: <<Alle 12 stamani mi chiama il Maresciallo dei Carabinieri e mi avvisa di aver ricevuto una telefonata da un signore solo in casa, senza nulla da mangiare, positivo al Covid, il nome stranamente non mi dice nulla e mi faccio dare il numero per chiamarlo.
Lo chiamo, – prosegue il primo cittadino – mi dice che ieri pomeriggio aveva chiamato il 118 perché stava male, paralizzato a letto dal dolore alle articolazioni, l’ambulanza lo preleva e lo porta a Lamezia dove prima del ricovero gli fanno un tampone, purtroppo risulta positivo al Covid e quindi dopo diverse ore in cerca, senza successo, di un posto letto, alle 4 del mattino lo riportano a casa e lo rimettono a letto con un catetere, solo e senza assistenza. Mi dice che non mangia da 2 giorni e che si sente male.
Chiamo i medici dell’USCA in servizio a Soverato e do appuntamento davanti casa del signore dopo 15 minuti per avere prima il tempo di andare al supermercato a fargli un po’ di spesa.
Arriviamo li dopo che un familiare ci porta la copia delle chiavi di casa (è allettato e non poteva alzarsi ad aprire) ed i sanitari entrano. Lo trovano, alle 12:45, con il catetere pieno di urina e sangue.
Il letto zuppo perché cercando di bere gli era caduta l’acqua addosso. Con grande fatica lo cambiano, sostituiscono le lenzuola e sostituiscono il catetere.
Non sono però attrezzati alle cure domiciliari, i sanitari dell’USCA possono intervenire solo sui positivi al Covid ma non per altre patologie.
Allora chiamo il sevizio per l’Assistenza Domiciliare sanitaria che presta soccorso a chi ha bisogno di cure, mi dicono che per i casi positivi al Covid non possono intervenire.
Insomma, SPIEGA il Sindaco Alecci: l’Assistenza Domiciliare non interviene per i positivi al covid e l’Usca interviene per i positivi al covid ma solo per i sintomi da covid e non per altre patologie.
Proviamo a far mangiare il signore ma non ci riesce. Non può deglutire ed ha dolori troppo forti. Ci dice di aver avuto una emorragia digestiva dovuta all’abuso di antidolorifici presi nei giorni precedenti.
Chiamo il 118 per un ricovero (il Sindaco Alecci le sta provando tutte per trovare una soluzione adeguata al problema del povero ammalato) ma mi dicono che siccome la saturazione è buona non possono intervenire perché i posti letto sono pochi ed occupati.
I sanitari dell’USCA (molto scrupolosi ed attenti) provano a fare il possibile ma la situazione non migliora.
Richiamo il 118 e chiedo di fare il possibile perché la situazione non è sostenibile.
Arriva l’ambulanza, medico ed infermieri molto bravi e scrupolosi, iniziano le cure del caso nel tentativo di poter mettere il paziente in grado di seguire la terapia in casa.
Dopo mezz’ora anche loro si accorgono che la situazione è più complicata del previsto ed alle 16:20 finalmente viene portato in ambulanza.
Salgono e partono via…..rimango a guardare l’ambulanza andare via dopo quasi 4 ore e mezza di stress, ansia e nervosismo. Mi rimangono in mano le chiavi di casa del signore e tanto sdegno, amarezza e rabbia.
I sanitari dell’USCA salutandomi mi dicono che quelle che hanno usato sono le ultime mascherine e gli dico che in settimana proverò a procurarne per donargliele.>>
Il Sindaco Alecci chiude il racconto come farebbe un buon padre di famiglia serio, ragionevole e responsabile: <<Mi rendo conto di come è ridotta la nostra Calabria e la sanità. Ed ancora sento parlare di nomine, commissari, grandi scienziati e supereroi…. power rangers e bacchette magiche…. sui social chi parla dei grandi sistemi…. della politica del rinnovamento… dei partiti e dei movimenti….
Intanto la gente muore ed i posti letto dopo 1 anno ancora mancano.
Vergogna!!! Vergogna!! Noi calabresi, tutti, dobbiamo solo vergognarci per come abbiamo ridotto la nostra regione…….>>