Il “Festival del Sociale” si propone di continuare a vivere un percorso intrapreso ormai da anni che ha visto, già nelle scorse edizioni, affermarsi una spettacolo/testimonianza con veri protagonisti “diversamente Abili” .
Espressione di diverse associazioni e gruppi hanno messo sul palcoscenico momenti di spettacolo atti ad abbattere il pregiudizio dimostrando come anche attraverso l’arte la diversità diventa valore aggiunto e non pregiudizievole. Uno spettacolo nato dalle doti di persone con abilità particolari affinché, attraverso l’arte e lo spettacolo, si sottolinei un altro importante aspetto: testimoniare i valori di fraternità, solidarietà ed uguaglianza, aldilà delle differenze individuali di ognuno, qualunque esse siano.
Quelle stesse differenze che devono essere intese come elemento guida che spinga le persone a conoscersi proprio perché diverse.
Il progetto si propone, quindi, di trasmettere sentimenti di scoperta e apprezzamento verso quelle differenti caratteristiche che contraddistinguono le persone, affinché emerga che essere diversi non è che una ricchezza. Qualcosa in più di un semplice slogan: una riflessione vera e profonda che renda l’idea di quale sia l’essenza del Festival del Sociale.
Già dalla prima edizione, nata a Catanzaro presso il teatro Politeama e svoltasi in collaborazione per 5 anni con la Provincia di Catanzaro, il Festival, ha portato la Calabria ad essere la Capitale del Sociale, diventando così la culla di un momento di aggregazione, condivisione e solidarietà a 360 gradi. Il tutto condito da un ottimo riscontro di pubblico che ha comunicato attraverso applausi convinti un vero e proprio tributo agli speciali artisti in gara ed ai personaggi del mondo dello spettacolo intervenuti.
Uno spettacolo speciale, dove la diversità ha rappresentato e rappresenta un valore fondamentale, una sfida vinta sotto tutti i punti di vista dal connubio sociale-spettacolo. La bravura dei protagonisti e degli artisti speciali in gara, hanno reso il Festival un’avventura carica di emozioni e di mille significati. Da due anni a questa parte, il Festival si è arricchito dalla presenza degli Ambasciatori del Sociale, medici e professionisti che “mettono la faccia” in un percorso in cui l’inclusione è fondamentale. Questa nuova formula trova affermazione nella città di Soverato che da due anni promuove insieme alla produzione Life Communication, all’Asp ed all’Università Magna Graecia di Catanzaro il progetto/percorso.
Tutto ciò anche per dare maggiore fiducia ai cittadini e forza a coloro che vivono situazioni di disagio. Un’occasione vera, anche per le amministrazioni pubbliche, per le istituzioni, un’occasione in cui i colori politici non contano, anzi si uniscono per essere sempre più garanti dei diritti umani e della pari dignità.
La possibilità di comunicare attraverso varie arti permette a questi ragazzi e non solo, di porre l’accento sul fatto che siano proprio le diversità che possediamo ad unirci in un’unica grande famiglia, dove l’altro non è il diverso o l’uguale a noi, ma è il fratello, fratello in Dio, Padre comune, “il quale vuole che tutti gli uomini si considerino, si amino, si trattino in tutto come i fratelli più teneri” (Charles De Foucauld).
E’ importante almeno provare a facilitare, anche attraverso l’arte, il raggiungimento di una sempre più ampia autonomia ed integrazione sociale dei soggetti che vivono in situazioni di disagio, creando attività di formazione, riabilitazione ed inclusione nonché continue ricerche che mirino al rispetto della dignità di ogni uomo per la sua sempre maggiore inclusione sociale.
L’esperienza della naturale espressione artistica da una parte e dell’accoglienza, dello stare insieme, della convivialità, dall’altra, aprono alla comprensione del senso dei valori cristiani, sostenuti da Papa Giovanni Paolo II: “La fraternità e la solidarietà sono fondamentali e urgenti: dovrebbero contrassegnare popoli e culture. Affinché possano esistere una fraternità e una solidarietà, bisogna riconoscere i valori fondamentali: il rispetto dell’altro, il senso del dialogo, la giustizia, la libertà, l’uguaglianza, la promozione della dignità della persona umana.”
Il Festival, nelle precedenti edizioni, si è svolto in importanti location: Teatro Politeama di Catanzaro, Teatro Masciari di Catanzaro, Teatro Grandinetti Lamezia Terme, Teatro Comunale di Soverato. Tra gli ospiti intervenuti: Juri Chechi, Gigi Miseferi, Sara Ricci, Giuseppe Pambieri, Roberta Scardola, Mariella Nava, Franco Simone, Margot Sikabonyi, Edoardo Vianello, Roberto Bignoli, Grazia di Michele, Viola Valentino, Carlotta Proietti, Jimmy Fontana.
Il Festival del Sociale viene ripreso dopo 3 anni di inattività, in collaborazione con il Comune di Soverato e grazie allo stimolo, all’impegno ed alla dedizione, degli Ambasciatori del sociale: amici e professionisti del mondo della sanità. Riprendiamo questo percorso vissuto per sei anni consecutivi che ha visto la Calabria protagonista e Capitale del sociale. Grazie a questo Festival sono nate realtà importantissime come il coro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che ha esportato le proprie abilità, attraverso il canto, sui palcoscenici importanti di Rai Uno. Tante sono le realtà che si sono conosciute attraverso il Festival del Sociale e che tutt’oggi sono in rete. Una rete importante in cui trova spazio anche il “Village del Sociale”: una serie di stand espositivi dove le varie Associazioni faranno conoscere nello specifico le proprie attività. Uno spazio dedicato allo scambio di informazioni ed alla consulenza sui servizi offerti dalle varie Associazioni. Il Village vuole essere un messaggio forte ai cittadini per sottolineare un concetto: NOI CI SIAMO.
In questa edizione, come lo scorso anno, sarà presente il “mondo” della sanità che, insieme ai mezzi di comunicazione sociale, diffonderà il messaggio che “Essere diversi non è che una ricchezza”.
Testimoni che l’arte è una importante strada per l’inclusione, la riabilitazione, quest’anno avremo l’onore di ospitare grandi artisti tra cui : Annalisa Minetti, Silvia Zaru e il Christian Rockers Roberto Bignoli