La scuola italiana non sta certamente vivendo un momento facile. Insegnanti e studenti delle scuole primarie e secondarie, negli ultimi tempi, a causa della pandemia, hanno subito notevoli disagi nel corretto svolgimento dell’anno scolastico, tra quarantene, DAD e chiusure obbligate. Ma ci sono alcune categorie di studenti che, anche al di fuori di eventi straordinari, nella vita di tutti i giorni si trovano ad affrontare notevoli difficoltà nel frequentare la propria scuola e proseguire in maniera soddisfacente il proprio percorso di studi.
Penso ai bambini e ai ragazzi con disabilità. Per loro e per le loro famiglie, ogni aiuto e ogni sostegno risultano fondamentali. Per questo motivo, come dettato dalla Legge Regionale 27/85, ogni anno la Regione Calabria eroga ai Comuni i fondi utili a predisporre all’interno degli istituti scolastici il servizio di Assistenza Specialistica, svolto da personale debitamente formato che ha il compito di “sviluppare relazioni efficaci entro il contesto scolastico e formativo, in un’ottica non assistenzialistica (…) ma rivolta allo sviluppo di competenze dell’alunno e di tutti coloro che sono implicati nei processi scolastici per l’integrazione”.
Tali figure, nelle scuole, operano di concerto con gli educatori e il personale di sostegno, e hanno, dunque, il compito fondamentale di concentrarsi sul superamento degli ostacoli che potrebbero influire negativamente sull’apprendimento degli studenti, aiutandoli ad imparare sempre di più e con maggiore facilità. Ma purtroppo, dopo il ritardo dovuto all’emergenza Covid 19 che ha fatto slittare l’anno scorso l’erogazione di tali fondi all’inizio di novembre, per l’anno scolastico 2021/22 tali fondi, ad oggi, non solo non sono stati erogati, ma non è nemmeno stata inviata agli uffici comunali la comunicazione della somma da destinare in anticipo a tali attività. Un ritardo che crea
numerosi disagi ai Comuni, ai dirigenti scolastici, ma soprattutto ai bambini delle nostre comunità e alle loro famiglie.
In qualità di Sindaco di Soverato, in tanti anni di amministrazione, ho potuto conoscere in prima persona storie di “lotta” quotidiana per “traguardi” che per la maggior parte di noi sono semplici azioni naturali: guardare un film o una partita, leggere o sfogliare un libro, scrivere un appunto. Per questo motivo mi rivolgo agli uffici regionali preposti affinchè si possa procedere celermente all’erogazione di questi fondi. Alcune questioni non possono essere differite, bisogna agire immediatamente, per offrire ad ognuno dei nostri ragazzi la possibilità di poter dare ogni giorno il meglio di sé, superando ogni tipo di barriera.