Messina – Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, con una nota inviata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Commissario Straordinario del Comune di Messina, Luigi Croce, a tutta la deputazione nazionale messinese, ai presidente dell’ANCI Nazionale e Sicilia, ed al sottosegretario al lavoro, dott.ssa Maria Cecilia Guerra, per fare il punto sul nuovo provvedimento del Governo relativo alla nuova “social card bis”.

“Esistono poveri diversi? Poveri di serie A e B? I poveri tra i più poveri? – ha scritto il presidente Previti – il nuovo provvedimento del Governo relativo alla nuova social card bis, pare confermare questa assurda, quanto iniquia, teoria. La nuova carta acquisti verrà distribuita nel corso del 2013 in 12 città campione (Torino, Milano, Verona, Venezia, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Bari e Napoli). In Sicilia le città interessate saranno solo Palermo e Catania. Tutte le altre escluse. Il valore della nuova carta sarà di 4 o 5 volte superiore a quella precedente, che era stabilita in euro 40 al mese per gli ultrasessantacinquenni o alle famiglie con figli minori di età inferiore a 3 anni e con un reddito certificato ISEE fino ad euro seimila. Cinquanta milioni sono le risorse attualmente disponibili e destinate a famiglie con un ISEE non superiore alle tremila euro, con disagio lavorativo e con la presenza minima di un minore.

Ciò posto ci domandiamo – continua il presidente del Consiglio – se i poveri di Messina, di Enna, di Canicattì o di qualsiasi altra città d’Italia sono diversi fra loro, a parità di condizioni. Si eviti questo ennesimo assurdo discriminatorio e, per certi versi, razzista, provvedimento. Si aumentino le risorse previste per aiutare coloro che verranno in stato di indigenza in tutta Italia. Se ciò non fosse possibile, si diminuisca il valore ISEE e si allarghi la platea dei beneficiari. La Deputazione Messinese , a cui la presente è diretta, si attivi, con tutte le azioni possibili, al fine di evitare questa ulteriore umiliazione per la nostra città, e per l’Italia intera. Soprattutto la si risparmi alle famiglie, già in esclusione sociale.

Il Signor Presidente della Repubblica, cui la presente è diretta per conoscenza, – conclude Previti – voglia esercitare tutta la Sua autorevolezza – alla quale sempre confidiamo e dalla quale abbiamo ricevuto ampi riscontri anche in un recente passato – per far modificare ed estendere il rilascio della Social Card – Bis a tutti i nostri fratelli più poveri in qualsiasi parte d’Italia risiedono”.

 

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