cisl_FPSmart working, la Cisl Fp scrive all’Asp di Messina per chiedere un tavolo in vista del prolungamento delle modalità lavorative previste dal decreto Rilancio.

Programmare i tavoli negoziali per fissare e determinare i criteri per la regolamentazione dello smart working alla luce dell’approvazione del decreto Rilancio che ne proroga la possibilità di usufruirne sino al 31 dicembre. La Cisl Fp, attraverso la responsabile organizzativa Giovanna Bicchieri, scrive all’Asp di Messina chiedendo una convocazione per rendere strutturale quel lavoro agile che, per le Amministrazioni, è stata una preziosa risorsa nella fase emergenziali.

«L’emendamento inserito nel decreto Rilancio – ha scritto la Bicchieri – introduce anche “l’Osservatorio del lavoro agile per raccogliere dati e informazioni e permettere di programmare al meglio le future politiche organizzative delle PA e lo sviluppo delle performance di dirigenti e personale” e considerato che lo smart working ha mostrato tutte le sue potenzialità ma anche alcune importanti criticità, attraverso lo strumento della Contrattazione Decentrata Integrativa, si dovranno fissare gli accordi individuali previsti nel rapporto del pubblico impiego, i tempi vita-lavoro e le indennità accessorie che vanno comunque garantite nel novero degli istituti contrattabili ed in altri casi (buono pasto), già riconosciuti ma da confermare e meglio disciplinare».

Per la Cisl Fp, quindi, occorre affrontare celermente tutti i problemi sorti negli ultimi mesi, a partire dalle dotazioni strumentali per assicurare la connettività, dalla sicurezza delle piattaforme finalizzata al diritto alla disconnessione nel rispetto di quegli importanti spazi di vita-lavoro. «Tutti aspetti – sottolinea la Bicchieri – che se non potessero essere mantenuti, annullerebbero alcune tra le più antiche conquiste del Sindacato. Bisogna fare in modo che l’importante esperienza acquisita non vada dispersa ma, anzi, lo smart working diventi uno strumento operativo funzionale, trasformandosi da misura sperimentale in modalità ordinaria di attività lavorativa».

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