In merito alle notizie riguardanti il piano presentato ieri a Roma alle forze sociali, nel corso dell’incontro a Roma tra i rappresentanti delle Ferrovie dello Stato ed i sindacati, il sindaco, Renato Accorinti, e l’assessore alle Risorse del mare, Sebastiano Pino, hanno commentato che: “L’esito della riunione di ieri, lunedì 2, non va nella direzione auspicata e contrasta con le necessità del territorio. Abbiamo ripetuto a più riprese e confermato in tutte le sedi possibili – evidenziano il sindaco Accorinti e l’assessore Pino – che ogni progetto, qualsiasi previsione di riordino del sistema di attraversamento dello Stretto debba assolutamente tenere in conto di almeno due condizioni non negoziabili, la difesa di tutti i posti di lavoro e la possibilità per i viaggiatori di potere viaggiare con servizi efficienti e senza alcuna penalizzazione.
Questo è quanto abbiamo dichiarato al ministro Lupi, in presenza di tutti gli altri interlocutori interessati alla questione, nel corso della riunione dello scorso novembre a Roma – aggiunge Accorinti – e ribadisco che questi intanto debbono essere intesi come paletti inviolabili. Il ridimensionamento dei traghetti previsto dal piano delle Ferrovie dello Stato danneggia anche il traffico merci su rotaia con conseguenze certamente avvertibili anche sul piano ambientale.
Ma quello che più ci allarma – continuano Accorinti e Pino – è l’assoluta mancanza di attenzione verso la nostra Città, che si vede ancora di più marginalizzata nel trasporto ferroviario siciliano e nazionale. Le risorse individuate sono dirottate esclusivamente sull’asse Catania/Palermo, con il beneplacito forse della Regione, facendo finta di non sapere che anche il nodo ferroviario di Messina deve essere invece ”strategico” nell’interesse dei cittadini siciliani e della nostra economia”.
L’assessore Pino ha infine richiamato quanti negli ultimi periodi sono stati attivi nella ricerca di soluzioni: “Ritengo necessaria – sottolinea Pino – una forte interlocuzione da parte di tutta la deputazione messinese e siciliana, in particolare di chi ha fatto da tramite con il Ministero, perché ci accompagni in una battaglia da affrontare nell’interesse del nostro territorio. L’impegno per la difesa occupazionale, per servizi quantomeno decorosi, per evitare un depotenziamento che potrebbe avere conseguenze devastanti sulla nostra comunità, deve essere condiviso da tutti coloro che non vogliono rassegnarsi ad essere trattati come cittadini di serie b”.