calabròNel pomeriggio la manifestazione è stata preceduta dalle esibizioni di artisti, musicisti, atleti e pittori. Tema dell’incontro: “Benvenuti nella città della cultura e delle esposizioni”. Di seguito l’intervento deln candidato alla carica di sindaco di Messina: <<Questa è la mia città, questo lungomare che è stato ingabbiato da muri e cancelli e che non riusciamo a vedere se non per pochi giorni l’anno. Anche questa è la mia città, il teatro comunale lasciato morire per quasi 20 anni e che solo grazie ad un gruppo di ragazzi testardi ed entusiasti è tornato a vivere, questi viali che per tutto l’arco dell’anno restano deserti se non per sporadiche manifestazioni che però non rendono giustizia alla bellezza ed alle potenzialità della Cittadella. Anche questa è la mia città, quest’area immensa che negli anni ’60 e ’70 faceva accendere i riflettori nazionali ed internazionali sullo Stretto perché era diventato un palcoscenico di primo piano.

E’ da qui che dobbiamo ricominciare.

Qui deve nascere la CITTA’ DELLA CULTURA E DELLE ESPOSIZIONI. A chi dice che con la cultura non si mangia diciamo che l’unico modo per vivere è la cultura e che questa città deve tornare a vivere di cultura e mangiare con la cultura.

Non dobbiamo fare miracoli, basta solo utilizzare al meglio quello che abbiamo e che non siamo riusciti a guardare in questi decenni. Basta rivolgersi a tutti gli operatori che s’impegnano quotidianamente nel mondo della cultura, dell’arte, dello sport, della musica ed APRIRE LORO LE PORTE DELLA CITTADELLA e trasformarla nella loro città. Noi apriamo i cancelli e saranno loro a farla vivere.

Questa deve diventare la CITTA’ DELLA CULTURA E DELLE ESPOSIZIONI.

Se trasformiamo questi viali in breve tempo e senza costi eccessivi vedrete che i turisti che sbarcano dalle navi sapranno dove andare e vedranno che Messina è una città bellissima e piena di tesori inestimabili. Questo viale deserto diventerà IL VIALE DELL’ARTE, aperto a tutte le forme artistiche e a tutti gli artisti che non dovranno più elemosinare spazi. Sogno e voglio CENTRI ESPOSITIVI per mostre, rassegne, ed UN POLO DELLA TECNOLOGIA perché la cittadella deve diventare un centro pulsante ed aperto al nuovo.

Il TEATRO COMUNALE ristrutturato dovrà diventare un palcoscenico, una struttura aperta a tutte le compagnie. Hanno ragione i giovani e meno giovani che hanno occupato l’ex Teatro in fiera quando dicono che la loro non è stata UN’OCCUPAZIONE MA UNA RESTITUZIONE. Il teatro comunale appartiene ai messinesi ed a loro deve essere restituito sia per la fruizione come pubblico che per l’utilizzo come associazioni, piccole compagnie.

Nella città della cultura c’è spazio per I MUSEI TEMATICI, il museo del mare, il museo delle tradizioni, L’ESPOSIZIONE PERMANENTE DELL’OPERA DEI PUPI, ed ancora una PINACOTECA. Questi ampi viali li immaginiamo come dei CENTRI SPORTIVI all’aperto, con i canestri, le panchine, all’americana.

QUI CHI ENTRA DEVE RESPIRARE CULTURA E ARTE

Stasera abbiamo voluto iniziare un percorso con quanti hanno risposto al nostro appello, gli operatori del mondo culturale, dello sport, della danza, della musica, quelli che vengono messi in un angolo. Sono loro che costruiranno questa città della cultura, ci metteranno i mattoni e le travi e la trasformeranno.

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