Nella mattinata del 21/04/2013, i carabinieri della Compagnia di Palmi hanno tratto in arresto Carmine Alvaro, classe 1953, originario di Sinopoli, in esecuzione di una ordinanza di sostituzione di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi, dottor Gaspare Spedale su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi. La vicenda trae origine lo scorso 16/04/2013 quando l’Alvaro, su richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere redatta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, dottor Enzo Bucarelli, venne raggiunto da una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, in accoglimento parziale della richiesta formulata dal Pubblico Ministero, per i reati di cui all’art. 75 co. 2 del D. Lgs. 156 del 06/09/2011 (codice antimafia), poiché responsabile di aver violato le prescrizioni derivanti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, cui era precedentemente sottoposto. Il 16 aprile, tuttavia, all’atto dell’esecuzione della prima misura cautelare, meno afflittiva, l’Alvaro aveva dato in escandescenza, inveendo pesantemente, in generale, contro la Magistratura ed i Carabinieri e lasciandosi andare a insulti e minacce nei confronti, in particolare, di un magistrato del Tribunale di Palmi. Avuta notizia dalla pericolosa reazione dell’Alvaro, la Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Capo Dottor Giuseppe Creazzo, ha immediatamente richiesto l’aggravamento della misura cautelare, ottenendo in tempi brevissimi, un provvedimento di restrizione del soggetto in carcere, ritenuto più congruo ed attagliato alla personalità dell’arrestato anche da parte del Giudice per le Indagini Preliminari. L’Alvaro, dunque, nuovamente tratto in arresto, è stato condotto presso la casa circondariale di Palmi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.