Riceviamo e pubblichiamo: <<Abbiamo aspettato che l’impianto TMB di Contrada San Leo venisse svuotato delle centinaia di tonnellate di umido, ben oltre i 15 giorni necessari che, a detta dei tecnici sia regionali che dell’impianto, servivano per conferire il rifiuto in discarica.
Abbiamo sperato, in questi giorni, che l’ormai famigerata “puzza” andasse scemando!
Ma così non è stato!! Anzi, la “puzza nauseabonda” è stata addirittura sentita in luoghi ed orari diversi da dove si sentiva abitualmente, e cioè in posti lontani anche diversi chilometri dall’impianto.
Nel frattempo, però abbiamo letto alcune dichirazioni che l’ing. Gualtieri, dirigente del Settore Ambiente della Regione Calabria, ha rilasciato ad un periodico locale.
A detta sua: “Il problema dei gas mefitici che esalano nelle zone circostanti è dovuto a dei problemi di filtraggio e di gestione non corretta. Viste le omissioni precedenti, saremo costretti a indire una gara d’appalto per la quale occorreranno mesi. In sé il problema tecnico richiede poche ore di lavoro: un assurdo controsenso. Un altro dei clamorosissimi problemi che generano questo tipo di effetti collaterali è la mancanza di conferimento agli impianti di materiale legnoso o semilegnoso”.
Ed ancora, secondo l’Ing. Gualtieri,: “Se i cittadini non vogliono più sentire puzza, devono mettersi una mano sul cuore e farsi un esame di coscienza, perché sono tra i primi colpevoli.”
Queste provocazioni non solo le respingiamo con fermezza, ma le rimandiamo al mittente!!!
Ci stiamo adoperando affinchè i diretti interessati alla risoluzione della problematica (che appare ancora lontana!!), con in testa l’ing. Gualtieri, affinchè venga riconvocato il tavolo costituito nello scorso agosto per aver contezza della reale situazione ed i successivi passi che si intendono compiere.
Chiediamo che i soggetti istituzionali che hanno assunto impegni precisi dinanzi alla cittadinanza rendano conto alla stessa delle azioni intraprese e delle motivazioni che ancora oggi non hanno consentito la risoluzione del problema.
La cittadinanza esasperata proclama da questo momento lo stato di agitazione, premessa di ulteriori azioni di protesta civile a tutela del diritto alla salute sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.>>
Siderno 5 settembre 2014
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