Il problema della sicurezza alimentare è da sempre considerato un tema di primaria importanza in materia di diritto dei consumatori ed è per questo che, presso la sede del “Club Forza Silvio Villa Uno”, lunedì 14 Aprile, si sono confrontati i Club presenti sul territorio coadiuvati, stante l’argomento di natura squisitamente giuridica, dagli avvocati Angela Violi e Antonio Marino in qualità di responsabili per il settore Giustizia nonché seguiti e assistiti dalla costante presenza del Senatore Domenico Scilipoti.
Se è vero quanto affermato da Feuerbach che siamo ciò che mangiamo, verrebbe da chiedersi cosa siamo diventati vista la grande diffusione di OGM, prodotti geneticamente modificati presenti sulle nostre tavole, di etichette ingannevoli, di pubblicità illusorie, tanto da non essere più in grado di sapere cosa si mangia e trovarsi in una condizione di generale insicurezza per la salute.
Nell’era del mercato comune e della globalizzazione, occorre garantire la circolazione di alimenti sicuri e sani nel mercato – ribadisce l’avvocato Violi – ed il compito del legislatore è quello di sostenere un elevato livello di sicurezza e benessere applicando un monitoraggio adeguato e garantendo al tempo stesso il buon funzionamento del mercato interno.
In tale prospettiva, pertanto, appare sempre più evidente che occorre porre i consumatori in grado di prendere decisioni informate, perché solo consumatori ben informati sono in grado di ricavare benefici dal mercato e possono rappresentare un motore di innovazione e di crescita, grazie alla loro domanda che diventa di valore, di qualità e di servizio.
Ed invero il coinvolgimento dei consumatori va al di là della semplice tutela dei loro diritti, perché comporta la creazione di un contesto globale in cui i cittadini-consumatori sono messi in condizione di far valere tali diritti e di trarne beneficio e ciò significa realizzare un contesto nel quale i consumatori hanno imparato a muoversi nel mercato per scegliere le offerte migliori sia riguardo ai prodotti che ai servizi.
Il coinvolgimento del consumatore implica che possa far valere con fiducia i propri diritti e che, nell’eventualità di un contenzioso, possa anche contare su un’efficace tutela di tali diritti. Occorre difatti essere consapevoli dell’opportunità di esercitare conscientemente, con l’obiettivo di migliorare la propria qualità di vita ed è per questo che – dichiara l’avvocato Marino – “il legislatore nazionale deve agire di concerto con quello comunitario ed internazionale dettando i fondamentali in materia di diritto alimentare e proprio tale requisito ha consentito di vietare l’immissione sul mercato di alimenti dannosi per la salute”.
Affinché venga garantita la sicurezza del consumatore in materia alimentare, è fondamentale che il consumatore, che si trova in una condizione di maggior debolezza e precarietà rispetto agli altri attori del mercato, conosca il prodotto che acquista e che sia informato correttamente sulle caratteristiche dello stesso e ciò perchè, in tempi di crisi come questo, il consumatore è sempre più attratto dalla convenienza del prodotto e talvolta questo lo porta a rinunciare a prodotti di qualità persuaso anche da slogan accattivanti e bombardamenti pubblicitari.
Anche il Senatore Scilipoti, sulla spinta di una serie di interrogazioni e disegni di legge dallo stesso presentati ma soprattutto in virtù della sua acclarata competenza medica, è intervenuto in materia concludendo in merito all’eventuale utilizzo di alimenti non sicuri e dichiarando che “gli alimenti non sicuri rischiano di finire sia sulle tavole dei privati che degli avventori di ristoranti e pizzerie che, dunque, consumano inconsapevolmente prodotti nocivi e tossici. Pertanto – prosegue il senatore – non è una questione di poco conto i cibi scaduti, avariati, conservati male e senza tener conto delle minime condizioni di sicurezza, comportano ripercussioni di tipo sanitario, quali ad esempio alterazioni sensoriali ed invero numerose ricerche di settore li indicano come potenzialmente in grado di favorire l’insorgenza di vere e proprie malattie degenerative. Per questo motivo – conclude il Senatore Scilipoti – vanno intensificati i controlli e chi si rende responsabile di comportamenti idonei a causare lesioni alla persona va sanzionato penalmente, anche attraverso ulteriori e specifiche previsioni normative che consentano di arginare questo deprecabile fenomeno, con decisivo inasprimento delle sanzioni esistenti”.