«Occorre una prevenzione shock come terapia. Prolungare la chiusura fino al 17 maggio ed effettuare test a tutta la popolazione dal 20 aprile al 17 maggio e utilizzare, obbligatoriamente, le mascherine gratuite. Così in pochi mesi ne usciamo».
Il senatore forzista e capogruppo in commissione igiene e sanità Marco Siclari chiede un massiccio intervento del Governo per venire fuori dalla pandemia globale che sta mettendo in ginocchio l’Italia.
«Se vengono rispettate da parte di tutti gli italiani le restrizioni imposte dal DPCM, già dal 20 aprile si possono effettuare i tamponi a tutti gli italiani. Matematicamente è scientificamente la soluzione potrebbe essere questa: Prolungare la chiusura del Paese, con le restrizioni già previste, fino al 17 maggio. Effettuare da subito il test settimanale a tutti i lavoratori che dovranno utilizzare e mascherine e guanti obbligatori (gratis), nessuno escluso. Mascherina e guanti anche per chi esce per necessità. Effettuare il test a tutta la popolazione dal 20 aprile al 17 maggio. Un test rapido ogni settimana, per ciascun cittadino e per 4 settimane consecutive (monitoraggio di 28 giorni della popolazione). Cioè 60 milioni di tamponi e test veloci che danno il risultato in 10 minuti. Prepariamoci da subito con la fornitura dei test e dei tamponi considerando che abbiamo un mese di tempo per approvvigionarci ed assicurarci la loro produzione per il nostro Paese. Serve tracciare, isolare e curare i positivi ed asintomatici che abbiamo individuato con il test, fino alla loro competa guarigione. Chi è guarito avrà un “foglio di via” per uscire. Aprire gradualmente il Paese dal 17 maggio a fine giugno e mantenere l’obbligo della mascherina per chi esce da casa.
Quarantena di 24 giorni (come fa oggi la Cina) per tutti coloro che arrivano in Italia da qualunque parte del mondo. Dopo la quarantena deve essere effettuato il test che, anche se negativo, permetterà ai visitatori di rimanere in Italia con “foglio di via” e mascherina obbligatoria (mascherina obbligatoria per almeno 14 giorni). Questo vale anche per gli italiani di rientro nel nostro Paese. È una terapia shock che permette di prevenire altro contagio ed individuare i positivi asintomatici. In questo modo il nostro Paese a giugno potrà iniziare a rivivere con restrizioni minori. Se gli altri paesi seguono queste indicazioni, da settembre potremmo tornare alla normalità e lavorare sulla ripresa economica del nostro Paese e sul lavoro per tutti», ha concluso il senatore azzurro.