Un percorso di ben seicento chilometri che attraversa la Sicilia, congiungendone i luoghi più salienti sin dal 600 a.C., è attualmente oggetto del primo cammino di gruppo che ha avuto inizio giorno 7 ottobre e terminerà domenica 18 novembre. Ventidue persone, italiane e straniere, si sono avviate dall’isola di San Pantaleo ove un tempo risiedeva la cittadina fenicia di Mozia, proseguendo per siti archeologici, cittadine, magnifici borghi e riserve naturali. Oggi sono giunti a Palazzolo Acreide, patrimonio Unesco in provincia di Siracusa, sede dell’antica sub-colonia greca Akrai.
Premiata dal Ministero per i beni e le attività culturali che gli ha attribuito il marchio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, l’Antica Trasversale Sicula è stata inoltre inclusa nei cammini Unpli d’Italia, in virtù del suo ricco itinerario che fa tappa in una miriade di comuni tra cui Segesta, Trapani, Dattilo, Santa Ninfa, Poggioreale Antica, Campofiorito, Corleone, Castronovo, Monti Sicani, Villapriolo, Calascibetta, Enna Lago di Pergusa, Serravalle, Mineo e Licodia Eubea, solo per citarne alcuni.
Proprio come il più celebre cammino di Santiago, è possibile attraversare il percorso della durata di oltre quaranta giorni riposando in tenda, ostelli o famiglie ospitali. Otto province, cinquantasette comuni, sei parchi archeologici, un parco, sette riserve naturali e quarantasette siti archeologici e monumentali posti lungo le coste, ma anche nelle aree interne, per un’esperienza che arricchisce culturalmente ma anche spiritualmente.
Tra l’altro questi pionieri itineranti stanno realizzando un’attività documentativa dei siti visitati, valorizzandone l’aspetto storico e naturalistico indicando la presenza di edicole votive e fonti d’acqua al fine di migliorare il percorso. In questo compito sono coadiuvate dalle Amministrazioni comunali, Pro Loco ed associazioni. L’obiettivo è quello di ricreare l’antico cammino costruito nel 600 a.C. ripercorrendo i sentieri degli eroi delle popolazioni che un tempo l’hanno abitata.
Si tratta di trazzere e strade ferrate in disuso, identificate da un gruppo di archeologi che hanno ripreso le ricerche di Biagio Pace e Giovanni Uggeri, illustri archeologi dell’Università La Sapienza di Roma che hanno tracciato la rete di Trasversali Sicule che originariamente congiungevano le più importanti città siciliane, greche e puniche dell’isola. Vie lungo le quali sono stati trasportati beni quali olio, sale, vino, grano e zolfo.
Il viaggio si accinge verso la sua fase finale, ammirando oltre alle peculiarità storico-artistiche anche le maestranze locali e le sagre, ove gustare i cibi tipici. Tra le tappe previste vi sono Giarratana, Comiso, il noto Castello di Donnafugata per poi terminare nel luogo dove ha avuto origine questo progetto, Camarina (Rg), antica colonia di Siracusa posta alla foce del fiume Ippari di cui non ci rimangono che pochi resti archeologici.
Per seguire l’evento itinerante è possibile consultare la pagina facebook https://www.facebook.com/trasversalesicula/ o utilizzare il portale del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia https://osservatorioturistico.sicilia.it/geoportale/index.php/2018/10/19/antica-trasversale-sicula-pronti-camminare-nella-storia/ che consente di geolocalizzare il gruppo, seguendone in diretta i movimenti e le tappe.
Un cammino per chi ha sete di storia, cultura e natura che si concluderà a breve, questa domenica, attraverso un itinerario che è ritornato finalmente a connettere vicende, località ed eccellenze nostrane.
Cristina Trimarchi
(Foto dal web)