Fabio Emanuele “ingrana” la sesta: il molisano, già cinque volte campione italiano della specialità, ha vinto con un’esaltante rimonta nel finale il 24° Slalom Torregrotta-Roccavaldina, prova d’apertura del Campionato Italiano Slalom 2019 e terzo round stagionale del Campionato siciliano di specialità a cura del Gianfranco Cunico Club e dell’Automobile Club Messina, col patrocinio dei due Comuni di Torregrotta e Roccavaldina ed il sostegno della Top Competition e della Delegazione regionale AciSport Sicilia. Per Emanuele e per la sua Osella PA 9/90 Alfa Romeo gommata Avon si tratta della sesta affermazione nella kermesse torrese, a lui tanto cara dopo i precedenti successi del 2005, 2006, 2011, 2013 e 2015. Al culmine di un vero “tourbillon” di emozioni dal primo all’ultimo birillo, l’alfiere della scuderia Campobasso Corse è riuscito a precedere al traguardo con una terza manche perfetta e strabiliante al medesimo tempo il napoletano (di Massa Lubrense) Salvatore Venanzio su Radical SR4 Suzuki della Scuderia Venanzio, il quale aveva mantenuto la leadership della gara nel corso delle prime due salite cronometrate tra i birilli. Il distacco tra Emanuele e Venanzio (a sua volta due volte campione italiano Slalom) è stato alla fine di appena 77 centesimi di secondo, nonostante l’adozione di pneumatici nuovi Pirelli Supersoft da parte del campano nell’estremo tentativo di confermarsi in vetta.
A completare il podio il lucano (di Potenza Pignola) Saverio Miglionico, campione italiano della specialità e vincente a Torregrotta nel 2017, anche lui su Radical SR4 Suzuki: una gara poco fortunata per Miglionico per un inconveniente tecnico nella prima manche e di una penalità di 10” comminatagli dai commissari di percorso per l’abbattimento di un birillo nella sezione successiva. Miglionico si è comunque rifatto nella terza salita cronometrata grazie ad una seconda prestazione assoluta, che lo ha ripagato in parte della sorte avversa precedente, posizionandolo terzo assoluto ad 1”51 dalla vetta. Poca fortuna per i tanti piloti siciliani presenti con entusiasmo nella gara di casa: nessuno di loro è riuscito a salire sul podio. Nulla da fare per il messinese Emanuele Schillace, campione italiano Slalom Under 23 2018, a lungo parso quale unico avversario possibile per Venanzio, al volante della sua Radical SR4 Suzuki schierata dalla scuderia Tm Racing Messina, tuttavia avversato da ben due penalità da 10” attribuitegli dai commissari di percorso per l’abbattimento di altrettanti birilli nella seconda e terza manche. Schillace era addirittura balzato al comando nel secondo tratto, ma poi si è visto retrocedere di importanti posizioni nella graduatoria assoluta, chiudendo quarto assoluto. «Devo rivolgere i complimenti a tutti gli organizzatori ed alla manifestazione; – è il commento a fine gara di un raggiante Fabio Emanuele – anche una bellissima giornata di sole ha accompagnato la riuscita della gara. All’inizio ho patito qualche problema al cambio della mia Osella, ma ho visto che i distacchi dai rivali erano tutto sommato limitati. Nella seconda salita ho limato quasi 3”, ma avevo già capito che potevo giocarmi la vittoria. Ho sfruttato le nuove gomme Avon, che avevo montato nella prima manche, con i miei meccanici abbiamo indurito l’assetto della vettura ed ho rischiato anche un pochino; ma è andata bene. Il piacere di aver vinto a Torregrotta è immenso».
Quinta piazza assoluta per il mazarese Girolamo Ingardia, attardato nella prima salita tra i birilli da problemi di pescaggio della benzina sulla sua Ghipard Suzuki della Trapani Corse, il quale ha preceduto il rientrante trapanese (di Buseto Palizzolo), due volte campione italiano Slalom Under 23, Giuseppe Gulotta, su Radical SR4 Suzuki. Attardato e solamente settimo al traguardo il quattro volte campione italiano, di Massa Lubrense (NA), Luigi Vinaccia, il quale non ha trovato il giusto feeling con la sua Osella PA 9/90 Honda dell’Autosport Sorrento. Per quanto concerne i gruppi, vittorie per il messinese Nino Bertuccio, su Citroen Saxo Vts (Racing Start), per il trapanese Giuseppe Perniciaro (Racing Start Plus, su Citroen Saxo Vts), per il nebroideo (di Sinagra) Mario Radici (gruppo N, su Renault Clio Williams), per l’altro messinese Alessio Truscello (gruppo A, Peugeot 106 Rallye), per l’altro peloritano Nino Cardillo (VBC Bicilindriche, Fiat 500), per il salernitano (originario di Cava de’ Tirreni) Mario Bisogno (gruppo Speciale, Fiat 127 Sport); ancora, affermazioni per il funambolico locale Domenico Gangemi (gruppo E1 Italia, primo tra i piloti nati a Torregrotta, su FIAT 127 Sport), per l’altro messinese Fabio Cirrito (gruppo Prototipi Slalom, con l’Innocenti Mini Cooper 1001), per il nebroideo Saro Cassisi (gruppo E2 Silhouette, su Fiat X1/9). Nella speciale classifica femminile, vittoria in rosa per la messinese (di Santa Teresa Riva) Jessica Miuccio, su Renault Clio Rs, mentre tra gli Under 23 si è imposto il giarrese campione siciliano Slalom in carica Michele Puglisi, alla ricerca d’un maggior affiatamento con la rinnovata Radical Prosport Suzuki. Tra le scuderie successo per la Trapani Corse, seguita dalla Tm Racing Messina e dalla Campobasso Corse. Il 3 Memorial «Enzo Russo» è stato assegnato ad Emanuele Schillace, primo tra i piloti della ex provincia di Messina, mentre il 4° Memorial «Filippo Levatino» è stato assegnato a Lorenzo Lo Monaco (Fiat 500 gruppo Speciale), a sua volta primo tra i piloti classificati della ex provincia di Palermo.
Foti Rodrigo