Nella giornata di ieri, in video-conferenza, l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla e Antonio Scavone, assessore alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro, hanno incontrato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Il governo Musumeci ha quindi prontamente risposto alla sollecitazione, avvenuta qualche giorno fa, di un confronto sulle ripercussioni dell’emergenza epidemiologica nel settore della formazione professionale. L’incontro ha costituito una proficua occasione di confronto sulle azioni che, al momento, sono oggetto di attenzione da parte dei due assessorati.
L’assessore Scavone ha fatto il punto sulle tutele sociali che saranno garantite ai lavoratori della formazione professionale in atto sospesi dal lavoro e, al riguardo, ha dichiarato: “Resta forte e prioritario l’impegno del governo regionale a sostegno di tutti i sistemi produttivi e di rilevanza sociale e, in particolare, di quei lavoratori che, a seguito dell’emergenza sanitaria, hanno subito la sospensione dei contratti in corso. Stiamo dedicando grande attenzione agli istituti del Fis e della Cigd, da destinare alle categorie in stato di particolare difficoltà e prosegue, in questa direzione, una forte e continua interlocuzione con il governo nazionale affinchè la Sicilia non abbia a pagare un ulteriore e negativo conto in termini di perdita di posti di lavoro”
Si è anche discusso in merito alla possibilità di una immediata utilizzazione del Fondo di garanzia a favore dei lavoratori della formazione professionale: “Sono in corso opportune verifiche per poter alimentare il Fondo attraverso un impegno di circa 12 milioni di euro – dichiara l’assessore Lagalla – allo scopo di sostenere quei lavoratori della formazione professionale che, al momento, restano esclusi dalla fruizione delle misure di sostegno previste dai provvedimenti nazionali. È nostro primario interesse, anche in questo momento d’emergenza, tutelare i percorsi formativi dei discenti e, attraverso la continuità di questi, i livelli occupazionali. Al riguardo, abbiamo già autorizzato lo svolgimento delle lezioni a distanza, in analogia a quanto avviene per le scuole, e da qui a poco interverremo ulteriormente per favorire la semplificazione e la più larga partecipazione dell’utenza a questa modalità di apprendimento”.