1 arrestato, 2 indagati e circa 3.500 persone controllate, questo il bilancio della Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni della Sicilia

1 arrestato, 2 indagati, 3.480 persone controllate, 22 treni presenziati, 280 pattuglie impegnate nei servizi di vigilanza in stazione, a bordo treno e lungo la linea ferroviaria: è questo il bilancio dell’attività di controllo svolto nell’ultima settimana dalla Polizia Ferroviaria in tutta la Sicilia. 

La Polizia ferroviaria di Palermo ha arrestato un 54enne italiano che, durante i controlli, è risultato destinatario di un ordine di esecuzione della pena di un anno e quattro mesi,  emesso dall’Autorità Giudiziaria di Caltanissetta, per il reato di sequestro di persona e lesioni personali. L’uomo è stato anche denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere, perché trovato in possesso di un coltello a serramanico. 

Sempre a Palermo, la Polizia Ferroviaria ha segnalato alla locale Prefettura un 35enne del Bangladesh, trovato in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente presumibilmente del tipo Hashish, grazie all’ausilio dell’unità cinofila della Questura che ha collaborato ai controlli.

A Messina gli agenti, grazie alla segnalazione del cane Ghikly dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, hanno proceduto al sequestro amministrativo di sostanza stupefacente presumibilmente del tipo Marijuana, rinvenuta su di una viaggiatrice 21enne di nazionalità italiana.

Nella cittadina Peloritana, i poliziotti della Sezione Polfer hanno rintracciato un minore di nazionalità tunisina che si era allontanato da una comunità di Agrigento, alla quale è stato riaffidato.   A Trapani, i poliziotti del Posto Polfer, durante un servizio di vigilanza a bordo di un treno Regionale, hanno sorpreso un viaggiatore ventiduenne, originario di Partinico (PA), evaso dagli arresti domiciliari. Il partinicese è stato ricondotto presso il proprio domicilio e denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Sempre a Trapani, gli agenti hanno rintracciato un 22enne palermitano che risultava essersi allontanato arbitrariamente da una comunità di Erice (TP) cui era affidato per la prosecuzione della misura di sicurezza. 

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