Sfreccia su A20 a 170 km/h e ne addebita la responsabilità a persona ricoverata e nel frattempo deceduta. Denunciato.Fa lso in atto pubblico commesso da privato il reato contestato. La Sezione di Polizia Stradale di Messina ha denunciato ieri, all’Autorità Giudiziaria, un cittadino, S.D., di anni 27, resosi responsabile del reato di falso in atto pubblico commesso da privato.
Nel mese di gennaio scorso, la strumentazione autovelox in uso agli agenti della Polizia Stradale aveva rilevato il passaggio dell’automobile intestata al denunciato sull’autostrada Palermo – Messina, ad una velocità di oltre 170 km/h, in un tratto dove il limite previsto è di 100 km/h.
L’automobilista, presentatosi successivamente presso gli uffici della sezione, aveva dichiarato e sottoscritto che alla guida, al momento dell’infrazione, c’era un’altra persona. Pertanto la decurtazione dei punti sulla patente e la sospensione della stessa non erano a lui attribuibili.
Gli accertamenti esperiti dai poliziotti hanno appurato che la persona indicata dall’automobilista era, al momento dell’infrazione, ricoverata presso struttura ospedaliera e nel frattempo deceduta.