Sono state illustrate, stamani a Palazzo Zanca, le iniziative promosse a Messina per la Settimana Santa, dalle Confraternite “S.S. Crocifisso” e “Degli Azzurri”, con il patrocinio del Comune ed in collaborazione con la Curia Arcivescovile. Gli appuntamenti sono stati presentati da Giacomo Sorrenti, governatore della Confraternita S.S. Crocifisso, ed Ermanno Crisafi, governatore dell’Arciconfraternita degli Azzurri. Le iniziative prenderanno il via oggi, venerdì 22, alle 21, con la Via Crucis notturna itinerante “con Eustochia sulla via della Croce”, presieduta da Mons. Pietro Aliquò, cancelliere arcivescovile e cappellano del Monastero di Montevergine. sulla via XXIV Maggio, dal Nuovo Oratorio della Pace al Monastero di Montevergine, con la partecipazione delle Confraternite e di Associazioni religiose.
Dalle 19 alle 24, per un tratto di 20 metri antistanti la Chiesa di Santa Eustochia, sarà vietata la sosta, per agevolare l’accesso dei fedeli. Gli appuntamenti proseguiranno poi lunedì 25, dalle ore 9.30 alle ore 13, con la visita guidata alle Barette ed al museo della processione, per le scuole e per i gruppi, su prenotazione, all’interno del Nuovo Oratorio della Pace, dove si potranno ammirare le Barette ed il piccolo museo con i cimeli della processione. Il 28, giovedì Santo, alle 21, celebrazione della Santa Messa “In Coena Domini”, e dalle 22.30 alle 24, adorazione eucaristica. Il 29, venerdì Santo, con inizio alle ore 17, celebrazione della Passione del Signore ed alle 18 l’avvio della secolare processione delle Barette. Il percorso prenderà il via dalla chiesa “Nobili Arciconfraternite di Ns. Dama della Pietà degli Azzurri e della Pace dei Bianchi”, più conosciuta come Nuovo Oratorio della Pace, e seguirà quindi via XXIV Maggio, via S. Agostino, piazza Antonello, corso Cavour, via T. Cannizzaro, via Garibaldi, via I Settembre, piazza Duomo, dove S.E. l’Arcivescovo La Piana impartirà la benedizione, via Oratorio S. Francesco, con la caratteristica corsa “a’nchianata di Varetti”, via XXIV Maggio e rientro in chiesa, seguito dalla consueta distribuzione dei pani di cena ai portatori. Sabato 30, alle 11.30, sempre al Nuovo Oratorio della Pace, saranno distribuiti i fiori che hanno addobbato le Barette, per essere offerti ai defunti. STORIA
Le origini della processione, si fanno risalire al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative la Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle “due ore di notte”, le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena.
Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le Barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto con gli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione.
A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.